What’s new in Ultrasonography (Italian) – February 2021

4 anni ago

 

Imaging Addominale

 

Ricerca originale

Comparison of Super-Resolution US and Contrast Material–enhanced US in Detection of the Spoke Wheel Sign in Patients with Focal Nodular Hyperplasia.

Kang TW, Jeong WK, Kim Y-Y, et al.

Radiology. 2021;298(1):82-90.

doi: 10.1148/radiol.2020200885.

  • Background: la diagnosi ecografica di iperplasia nodulare focale (FNH) in ecografia di solito richiede l’uso di mezzo di contrasto, sebbene l’efficacia della tecnica ecografica a super-risoluzione nella diagnosi dell’FNH non sia nota.
  • Domanda: l’ecografia a super-risoluzione può identificare il segno a ruota di carro nei pazienti con FNH?
  • Inclusione: sono stati inclusi pazienti a cui è stato diagnosticato un FNH tra maggio 2016 e marzo 2019 in uno studio prospettico.
  • Disegno: questa è un’analisi secondaria di pazienti con FNH sottoposti sia ad ecografia a super-risoluzione che ad ecografia con mezzo di contrasto con microbolle di perfluorobutano. Due radiologi hanno utilizzato una scala a quattro punti per valutare la loro capacità di identificare il segno della ruota di carro sulla base dei risultati dell’ecografia a super risoluzione e dell’ecografia con contrasto. È stata analizzata la concordanza tra gli operatori utilizzando il coefficiente di correlazione intraclasse.
  • Risultati: sono stati inclusi 62 pazienti con FNH, la maggior parte dei quali mostrava il segno della ruota di carro sia nell’ecografia a super-risoluzione che nell’ecografia con contrasto (63% e 71%, rispettivamente). Non c’era alcuna differenza significativa nello score di confidenza per il segno della ruota di carro tra le due tecniche. La concordanza tra gli osservatori nell’ecografia a super risoluzione era superiore a quello dell’ecografia con contrasto per il segno della ruota di carro (0,82 contro 0,58).
  • Conclusione: l’ecografia con super-risoluzione ha fornito un tasso di rilevamento del segno della ruota di carro simile a quello dell’ecografia con mezzo di contrasto nei pazienti con FNH. Nella pratica clinica, questo può ridurre la necessità di utilizzo del mezzo di contrasto.

 

Review

O-RADS Ultrasound: A User’s Guide, From the AJR Special Series on Radiology Reporting and Data Systems.

Strachowski LM, Jha P, Chawla TP, et al.

American Journal of Roentgenology. 2020.

doi:10.2214/ajr.20.25064.

  • Panoramica: questo articolo esamina il lessico O-RADS (Ovarian / Adnexal Reporting and Data System) utilizzato con US e RM. Poiché la maggior parte delle lesioni ovariche o annessiali vengono rilevate per la prima volta ecograficamente, l’O-RADS US funge da principale strumento di valutazione. La segnalazione delle caratteristiche rilevanti all’imaging consente la stratificazione del rischio di queste lesioni, al fine di guidare in modo ottimale la gestione del paziente. La scheda di valutazione della stratificazione del rischio con codice colore ACR e il calcolatore O-RADS US sono disponibili per rendere più veloce la classificazione e la gestione O-RADS.

 

Ricerca originale

Contrast-enhanced ultrasonography to evaluate risk factors for short-term and long-term outcomes after liver transplantation: A pilot prospective study.

Zheng B-W, Zhang H-J, Gu S-J, et al.

European Journal of Radiology. 2021;135:109475.

doi: 10.1016/j.ejrad.2020.109475.

  • Background: i trapianti di fegato possono essere classificati in donazione dopo morte cerebrale (DBD), dopo morte cardiaca (DCD) e morte cerebrale seguita da morte circolatoria (DBCD). Con l’aumento delle donazioni da cadavere, l’ecografia può servire come metodica di imaging in grado di monitorare la perfusione del fegato del donatore nell’unità di terapia intensiva (ICU).
  • Domanda: l’ecografia con mezzo di contrasto può aiutare ad identificare fegati di donatori a rischio di sviluppare disfunzione primaria del trapianto a breve termine (PGD) e complicazioni arteriose e biliari entro 1 anno?
  • Inclusione: sono stati identificati i donatori DBD e DCD prima del prelievo chirurgico in un periodo compreso tra febbraio 2016 e giugno 2018. I donatori DBD e DCD sono stati sottoposti ad esame ecografico senza e con mezzo di contrasto entro 24 ore dall’intervento chirurgico e l’intero trapianto di fegato doveva essere ricevuto dal ricevente corrispondente.
  • Disegno: questo studio prospettico ha valutato le immagini ecografiche senza e con mezzo di contrasto di ciascun donatore di fegato. Due radiologi non a conoscenza delle informazioni cliniche hanno analizzato le immagini in modo indipendente. Sono stati raccolti potenziali fattori di rischio per PGD e complicanze a 1 anno.
  • Risultati: nel breve termine, 20 dei 52 fegati donatori idonei (38,5%) hanno sviluppato PGD. La diminuzione dell’enhancement nel fegato del donatore all’ecografia con mezzo di contrasto è stata associata alla PGD. Per le complicanze a lungo termine, 16 su 48 fegati di donatori (33,3%) hanno sviluppato complicanze arteriose o biliari entro 1 anno; non c’erano fattori indipendenti associati a queste complicanze.
  • Conclusione: una diminuzione dell’enhancement nel fegato del donatore all’ecografia con mezzo di contrasto prima del trapianto è un fattore di rischio indipendente per outcomes negativi a breve termine nel trapianto di fegato.

 

Ricerca originale

Microcystic pattern and shadowing are independent predictors of ovarian borderline tumors and cystadenofibromas in ultrasound.

Zheng X, Lyu G, Gan Y, et al.

European Radiology. 2020;31(1):45-54.

doi:10.1007/s00330-020-07113-z.

  • Background: le caratteristiche ecografiche dei tumori borderline (BoT) e dei cistoadenofibromi (CAF) sono complesse e spesso si sovrappongono con l’eteroplasia. Distinguere queste entità dai tumori maligni all’ecografia può aiutare nella gestione chirurgica del paziente.
  • Domanda: quali sono le caratteristiche ecografiche distintive dei BoT e CAF?
  • Inclusione: sono stati inclusi i pazienti con almeno un tumore epiteliale primitivo annessiale in un periodo di tempo compreso tra luglio 2015 e luglio 2019.
  • Disegno: questo studio retrospettivo ha riesaminato le caratteristiche ecografiche preoperatorie in pazienti con almeno un tumore epiteliale primitivo annessiale. È stata eseguita la regressione logistica multinomiale dopo analisi univariata su varie caratteristiche ecografiche.
  • Risultati: in questo studio sono stati inclusi un totale di 650 pazienti. Di questi, 110 avevano CAF, 128 BoT, 239 avevano cistoadenoma (CAD) e 162 avevano cistoadenocarcinoma (CAC). Il 59,1% dei CAF mostrava un’ombra acustica, significativamente superiore a CAD, BoT e CAC. Il 53,1% dei BoT presentava un pattern microcistico (MCP), significativamente superiore a CAD, CAC e CAF. L’analisi di regressione logistica ha mostrato che l’ombra acustica è un predittore indipendente di CAF, mentre l’MCP è un predittore indipendente di BoT.
  • Conclusione: le ombre acustiche e l’MCP erano predittori indipendenti rispettivamente di CAF e BoT.

 

Ricerca originale

The utility of an under-distended gallbladder on ultrasound in ruling out acute cholecystitis.

Shaish H, Ma HY, Ahmed FS.

Abdominal Radiology. 2021.

doi:10.1007/s00261-020-02902-y.

  • Background: l’esame ecografico è utilizzato per valutare i pazienti con sospetta colecistite acuta, sebbene i tassi di sensibilità e specificità possano essere subottimali anche quando combinati con segni locali e sistemici di infiammazione all’esame obiettivo e ai test di laboratorio. L’esame ecografico guadagnerà una maggiore sensibilità come test di screening.
  • Domanda: esiste un cut-off sensibile per le dimensioni della colecisti che consenta di escludere una colecistite acuta?
  • Inclusione: sono stati inclusi pazienti sottoposti ad ecografie addominali per dolore al quadrante superiore destro da gennaio 2019 ad aprile 2019.
  • Design: questo è uno studio retrospettivo che esamina 456 pazienti con ecografia addominale eseguita per dolore al quadrante superiore destro. È stata eseguita una revisione dei risultati ecografici, dei dati clinici e della patologia dei pazienti dalla successiva colecistectomia o dopo follow-up di un mese dopo risoluzione completa dei sintomi. Sono state condotte analisi di regressione logistica univariabile e multivariabile per stabilire l’associazione delle dimensioni della colecisti e di altre variabili ecografiche e cliniche con la colecistite acuta.
  • Risultati: 319 pazienti con colecistite acuta, cronica e senza colecistite sono stati inclusi. Una ampiezza della colecisti inferiore a 2,2 cm non si è dimostrata associata a casi di colecistite acuta, dando quindi una sensibilità del 100%.
  • Conclusione: la sottodistensione della colecisti, con ampiezza inferiore a 2.2 cm, può essere utilizzata come segno sensibile per escludere la colecistite acuta.

 

Ricerca originale

Placental thickness correlates with placenta accreta spectrum (PAS) disorder in women with placenta previa.

Li Y, Choi HH, Goldstein R, Poder L, Jha P.

Abdominal Radiology. 2021.

doi:10.1007/s00261-020-02894-9.

  • Background: esiste una significativa variabilità tra osservatori nella diagnosi dei disturbi dello spettro della placenta accreta (PAS). La PAS è associata con la placenta previa e vi è una significativa sovrapposizione nelle loro caratteristiche all’imaging. È importante distinguerle poiché questo può influire sulla gestione clinica.
  • Domanda: qual è l’associazione tra lo spessore placentare nelle donne con placenta previa e il rischio dei disturbi dello spettro della PAS?
  • Inclusione: sono stati inclusi i referti ecografici eseguiti a metà gestazione, per una periodo di tempo di 3 anni.
  • Disegno: questo è uno studio retrospettivo che esamina i referti ecografici eseguiti a metà gestazione. Nella porzione più spessa della placenta, sono state ottenute tre misurazioni su immagini longitudinali transaddominali. L’analisi statistica è stata eseguita mediante test T non accoppiati e curva ROC.
  • Risultati: sono stati inclusi 65 pazienti con placenta previa. Lo spessore placentare medio era di 4,3 cm nel gruppo PAS e 3,0 cm per il gruppo non PAS. Il valore soglia di 4,5 cm ha mostrato sensibilità del 50% e specificità del 96% per PAS.
  • Conclusione: l’aumento dello spessore placentare nel segmento uterino inferiore è associato al disturbo della PAS. Questo può essere utilizzato per stratificare i pazienti a basso rischio rispetto ad alto rischio di disturbi PAS.

 

Pediatric Imaging

 

Ricerca originale

Liver Fat Quantification by Ultrasound in Children: A Prospective Study.

D’hondt A, Rubesova E, Xie H, Shamdasani V, Barth RA.

American Journal of Roentgenology. 2021.

doi:10.2214/ajr.20.24874.

  • Background: la steatosi epatica non alcolica (NAFLD) comunemente causa una epatopatia cronica nei bambini e la sua prevalenza è in aumento a causa dell’obesità. Metodi di imaging non invasivi per la diagnosi e la quantificazione del grasso epatico possono aiutare nel guidarne la gestione.
  • Domanda: le tecniche ecografiche quantitative, tra cui l’attenuazione acustica, l’indice epatorenale computerizzato (HRI), il parametro di Nakagami e le misure basate sull’elastografia share-wave (SWE), possono fornire una quantificazione della steatosi epatica?
  • Inclusione: sono stati arruolati pazienti di età inferiore a 18 anni, sottoposti a risonanza magnetica addominale tra novembre 2018 e luglio 2019.; i pazienti avevano anche una valutazione ecografica mirata del fegato.
  • Design: questo è uno studio prospettico su bambini sottoposti a risonanza magnetica addominale ed a valutazione ecografica mirata del fegato. I dati ecografici sono stati elaborati per calcolare il coefficiente di attenuazione acustica, l’HRI, il parametro Nakagami e i parametri SWE. I parametri ecografici sono stati confrontati con la frazione di grasso della densità protonica (PDFF) in risonanza magnetica, uno standard di riferimento.
  • Risultati: sono stati arruolati un totale di 48 pazienti, di cui il 21% presentava steatosi. Per il coefficiente di attenuazione, una soglia di 0,54 dB / cm / MHz aveva una sensibilità dell’80% e una specificità dell’82% per la steatosi e una soglia di 0,60 dB / cm / MHz aveva una sensibilità dell’80% e una specificità del 98% per la steatosi moderata. Per HRI, una soglia di 1,48 aveva una sensibilità del 90% e una specificità del 76% per la steasosi e una soglia di 2,11 aveva una sensibilità del 100% e una specificità del 100% per una steatosi moderata. Né i parametri SWE né i parametri Nakagami erano fortemente correlati con il PDFF in risonanza magnetica.
  • Conclusione: HRI e coefficiente di attenuazione possono rilevare e quantificare accuratamente il grasso epatico, essenziale per la gestione della NAFLD nei bambini.

 

Review

Ultrasound Evaluation of Pediatric Slow-Flow Vascular Malformations: Practical Diagnostic Reporting to Guide Interventional Management.

Reis J, Koo KSH, Monroe EJ, et al.

American Journal of Roentgenology. 2020:1-13.

doi:10.2214/ajr.20.23338.

  • Panoramica: questo articolo esamina le principali caratteristiche ecografiche delle malformazioni vascolari pediatriche a flusso lento, suddivise in capillari, venose e linfatiche. È inclusa una discussione sulla dimensione della lesione, la sede della malformazione, la morfologia e le lesioni che potrebbero mimarle. Descrizioni accurate di queste lesioni possono aiutare nella pianificazione pre-procedurale e nella gestione clinica.

 

Translated by: Ilaria Viola (Translation Editorial Assistant – Italian Language) and Giorgia Porrello (ACORE Team Leader – Italy)

References
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