What’s new in Pediatric Imaging (Italian) – February 2021

4 anni ago

 

BODY IMAGING

 

Pneumatosis intestinalis after hematopoietic stem cell transplantation: when not doing anything is good enough

Wallace G, Rosen N, Towbin AJ et al.

J Ped Surg 2021. Journal Pre-Proof.

https://doi.org/10.1016/j.jpedsurg.2020.12.020

Quesito Qual è la rilevanza ed il management della pneumatosi intestinale (PI) nei riceventi di trapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSCT)?

Disegno dello studio Studio retrospettivo da gennaio 2008 fino a novembre 2019

Setting Singolo centro

Partecipanti 53 riceventi di HSCT con evidenza radiologica di PI

Obiettivi Presentazione clinica della PI (caratteristiche della patologia: tempo di diagnosi dopo il trapianto, sintomi, tempo di risoluzione), management e outcomes

Risultati Il tempo medio di diagnosi dopo il trapianto è risultato di 113 giorni (IQR 34-136 giorni). Sei pazienti (11%) erano asintomatici nei casi in cui la PI era stata diagnosticata incidentalmente mediante studi radiologici eseguiti per altre indicazioni, ad esempio dopo l’inserimento di un sondino per l’alimentazione o in caso di studi radiologici post-procedurali (gastroenteroscopia, intubazione). Quarantasette pazienti (89%) hanno presentato sintomi clinici quali dolore addominale, distensione o diarrea. Quarantatré pazienti (81%) non hanno avuto un trattamento mirato per PI; sono stati monitorati assiduamente. I restanti 10 pazienti sono stati sottoposti ad un management conservativo, consistito in monitoraggio quotidiano per i pazienti interni ed in visita clinica almeno due volte a settimana per i pazienti esterni; a questi pazienti è stata inoltre effettuata ulteriore idratazione endovenosa, se necessaria. Nessun paziente è andato incontro ad un management chirurgico. Il tempo medio di risoluzione della PI è risultato di 15 giorni (IQR 3-61 giorni). Otto pazienti sono morti entro 100 giorni dalla diagnosi di PI, ma per nessun paziente l’ischemia intestinale è stata la causa della morte.

Commento La pneumatosi intestinale può essere riscontrata in riceventi di HSCT ai quali è stata somministrata terapia steroidea. Questo studio descrive le sue caratteristiche cliniche e dimostra che il management conservativo di questi pazienti ha avuto ampiamente successo, quindi le decisioni dovrebbero essere guidate da sintomi clinici rilevanti piuttosto che dalla presenza o assenza della PI. È importate riconoscere che sebbene la PI in riceventi di HSCR possa raramente evolvere in complicanze chirurgiche, la valutazione chirurgica è necessaria in caso di cambiamenti clinici acuti.

 

Use of small bowel ultrasound to predict response to infliximab induction in pediatric Crohn’s disease

Dolinger MT, Choi JJ, Phan BL et al.

J Clin Gastroenterol 2020;00:1-4.

https://doi.org/10.1097/MCG.0000000000001367

Quesito Qual è l’utilità dell’ecografia del piccolo intestino (SBUS) come strumento non invasivo per valutare la risposta di induzione all’Infliximab (IFX) in pazienti pediatrici con Morbo di Crohn (CD)?

Disegno dello studio Studio prospettico

Setting Singolo centro

Partecipanti 15 pazienti arruolati nello studio, 13 inclusi nell’analisi (2 pazienti sono stati esclusi a causa del rifiuto da parte della copertura assicurativa ed a causa dell’incapacità di completare la terapia per anafilassi)

Intervento Ecografia del piccolo intestino eseguita all’inizio (T0) e alla quattordicesima settimana (T14).

Obiettivi L’obiettivo primario è descrivere i cambiamenti dei parametri della SBUS pre e post- induzione e come questi siano associati a variazioni della risposta clinica e dei biomarkers: lunghezza massima dei segmenti continui interessati (lunghezza dei segmenti intestinali, BSL in cm), iperemia della parete intestinale (BWH), spessore della parete intestinale>3cm (BWT), stenosi, creeping fat, fluido libero, ascesso e/o ostruzioni e grado di dilatazione intestinale (assente, lieve, moderata o severa), grado della peristalsi (diminuita, normale, lievemente aumentata, moderatamente aumentata, o severamente aumentata), e la frequenza di evacuazione (normale, lievemente aumentata, moderatamente aumentata, o eccessiva). I biomarkers analizzati erano la velocità di eritrosedimentazione (ESR), la proteina C-reattiva (CRP), la calprotectina fecale (FC), ed il weighted Pediatric Crohn’s Disease Activity Index (wPCDAI).

Risultati Dopo l’induzione vi è stato un decremento della BWH e della BSL (p=0.01 and p=0.07, rispettivamente). Diminuzione di FC ad una settimana (T1) moderatamente correlata al decremento di BSL (r=0.57, p=0.04). Non è stata riscontrata alcuna correlazione con BWT, BWH, ESR, CRP o l’attività clinica della malattia riportata dal paziente dopo l’induzione. Clinicamente, tutti i 13 pazienti che erano stati sottoposti a terapia d’induzione hanno raggiungo la remissione priva di steroidi e hanno avuto un decremento significativo di wPCDAI (p<0.001), ESR (p=0.001), and CRP (p=0.01). Dei 13 pazienti, 9 hanno mostrato un decremento della FC post-induzione (p=0.06).

Commento Gli autori hanno concluso che la BWH è il primo parametro che cambia alla SBUS in risposta all’induzione con IFX, come affermato dalla letteratura attuale. Le maggiori limitazioni includono la dimensione del campione intestinale e la durata ridotta del follow-up.

 

BREAST IMAGING

 

Use of Breast Imaging-Reporting and Data System (BI-RADS) ultrasound classification in pediatric and adolescent patients overestimates likelihood of malignancy

Davis J, Liang J, Roh A et al.

J Ped Surg 2021. Journal Pre-proof.

https://doi.org/10.1016/j.jpedsurg.2020.12.025

Quesito Qual è la validità della classificazione ecografica BI-RADS nelle lesioni mammarie maligne?

Disegno dello studio Studio retrospettivo

Setting Multicentrico (3 centri); gli esami sono stati interpretati indipendentemente da senologi certificati.

Partecipanti Sono stati inclusi 227 pazienti con esami ecografici disponibili, al di sotto dei 21 anni con patologia mammaria (esclusi ginecomastia, ascesso o mastite acuta), da gennaio 2003 a novembre 2016. Il tumore filloide è stato incluso come “benigno” o “maligno” sulla base della documentazione clinica.

Intervento Classificazione ecografica BI-RADS comparata alla diagnosi istologica

Obiettivi Percentuale della valutazione BI-RADS applicata nei reports ecografici, percentuale di ciascuna categoria BI-RADS (1, 2, 3, 4, o 5), tasso di falsi positivi

Risultati La valutazione BI-RADS è stata applicate nell’84.1% dei casi. A 4 pazienti (1.8%) è stata assegnata la categoria BI-RADS 1 (negativo o non rilevato), a 38 (16.7%) pazienti la categoria BI-RADS 2 (benigni, malignità 0%), 24 pazienti (10.6%) hanno ricevuto la categoria BI-RADS 3 (probabilmente benigni, malignità <2%), 124 (54.6%) pazienti sono stati assegnati alla categoria BI-RADS 4 (sospetto per malignità, malignità del 2-94%), ed un paziente (0.4%) è stato assegnato alla categoria BI-RADS 5(elevato sospetto di malignità, malignità >95%). Le categorie BI-RADS 4 e 5 sono andate incontro a biopsia che ha mostrato un tasso di malignità dello 0%; quindi vi era una percentuale del 100% di falsi positivi per BI-RADS 4 e 5. Da notare che l’unica assegnazione alla categoria BI-RADS 5 è risultata essere una necrosi adiposa.

Commento Gli autori hanno concluso che l’uso della classificazione BI-RADS ecografica nella popolazione pediatrica e adolescente sovrastima gravemente il rischio di malignità; inoltre, la classificazione BI-RADS ecografica non è valida per questa popolazione. Se si considera che la classificazione BI-RADS è stata sviluppata per pazienti adulti questo risultato non è inaspettato. Potrebbe essere importante valutare per quale ragione la maggior parte di questi report sull’ecografia mammaria applicava la classificazione BI-RADS anche in pazienti pediatrici e adolescenti. Non è chiaro come mai solo l’84.1% dei pazienti inclusi è stato assegnato ad una categoria BI-RADS; gli autori hanno elencato le patologie benigne del rimanente 15.9% che non avevo ricevuto un’assegnazione BI-RADS, e sarebbe stato d’aiuto capirne la ragione, per esempio se fosse correlata ad incongruenze nella pratica clinica. In aggiunta al disegno dello studio retrospettivo, un’altra limitazione era rappresentata dall’incidenza estremamente bassa del carcinoma mammario nella popolazione pediatrica, che spesso preclude la necessità di biopsia; gli autori suggeriscono che qualora debba essere utilizzata la classificazione BI-RADS nella nostra popolazione pediatrica /adolescenziale, le raccomandazioni relative alla biopsia non dovrebbero essere prese in considerazione.

 

CARDIAC IMAGING

 

Echocardiographic findings in pediatric multisystem inflammatory syndrome associated with COVID-19 in the United States

Matsubara D, Kauffman HL, Wang Y et al.

JACC 2020;76(17):1947-61.

https://doi.org/10.1016/j.jacc.2020.08.056

Quesito Quali sono le manifestazioni ecocardiografiche anatomiche e funzionali nella sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica (MIS-C)? La MIS-C è associata alla riduzione della funzione sistolica e diastolica, come avviene per altre miocarditi virali?

Disegno dello studio Studio retrospettivo da aprile a giugno 2020

Setting Singolo centro (The Children’s Hospital of Philadelphia, Philadelphia, PA)

Partecipanti 28 pazienti con MIS-C, 20 pazienti con malattia di Kawasaki (KD) classica, e 20 soggetti controllo sani.

Intervento Parametri ecocardiografici nella fase acuta della malattia (gruppi MIS-C e KD) e durante il periodo subacuto nel gruppo MIS-C (5.2+3 giorni)

Obiettivi Dilatazione coronarica, funzione diastolica e sistolica del ventricolo sinistro (LV) tramite parametri ecografici (inclusi global longitudinal strain, global longitudinal strain rate, longitudinal early diastolic strain rate e peak left atrial strain), e lesione miocardica

Risultati 1 paziente con MIS-C su 28 ha manifestato dilatazione coronarica (ectasia). La funzione sistolica del LV era peggiore in pazienti con MIS-C rispetto sia ai controlli sani sia ai pazienti con KD classica (LVEF 57% vs. 64% vs. 66%, p<0.001 e p=0.003). La funzione diastolica del LV era peggiore in pazienti con MIS-C secondo tutti i parametri. Nei pazienti MIS-C, i predittori maggiormente associati a lesione miocardica, definita dall’elevazione di biomarkers quali il peptide natriuretico cerebrale (BNP) e/o troponina-I, erano il global longitudinal strain, global circumferential strain, left atrial strain, e peak longitudinal strain della parete libera del ventricolo destro.

Commento Lo studio ha concluso che le arterie coronarie potrebbero essere risparmiate in pazienti con MIS-C, ma la disfunzione cardiaca potrebbe essere più comune rispetto ai pazienti con KD. Comunque, l’esigua dimensione del campione e l’indisponibilità di un follow-up longitudinale prolungato rappresentano le maggiori limitazioni di questo studio.

 

CHEST IMAGING

 

Atypical pulmonary metastases in children: pictorial review of imaging patterns

Gagnon MH, Wallace AB, Yedururi S et al.

Pediatric Radiology 2021;51:131-139.

https://doi.org/10.1007/s00247-020-04821-y

Quesito Quali sono i reperti di imaging della metastasi polmonari atipiche nei bambini?

Disegno dello studio Pictorial review

Commento Le metastasi polmonari tipiche nei bambini si presenta come noduli solidi circoscritti, comunemente alle basi polmonari. Questo articolo mostra le presentazioni atipiche- noduli cavitati o calcifici, alone peritumorale, embolismo tumorale, noduli miliari, linfangite carcinomatosa, metastasi pleuriche, pneumotorace spontaneo e atelassia/collasso lobare- della malattia metastatica polmonare dovuta a tumori primitivi pediatrici comuni. È importante per i radiologi riconoscere queste presentazioni atipiche per evitare sottodiagnosi e sottostadiazioni.

 

CTA utilization for evaluation of suspected pulmonary embolism in a tertiary pediatric emergency department

Barrera CA, Otero HJ, Fenlon E et al.

Clinical Imaging 2020;0(00). Journal Pre-Proof.

https://doi.org/10.1016/j.clinimag.2020.12.024

Quesito Quali sono i cambiamenti nell’utilizzo dell’angio-TC (CTA) per la valutazione di sospetta embolia polmonare (PE)? Qual è il tasso reperti ancillari per studi negativi per EP?

Disegno dello studio Studio retrospettivo dal 2005 al 2017

Setting Singolo centro

Partecipanti Sono state incluse 307 CTA del torace per sospetta PE

Obiettivi Tasso di CTA del torace positive per PE, tasso di CTA toraciche negative, tasso di CTA toraciche negative ma con reperti ancillari positivi.

Risultati Sono stati riportati 50 casi (16%) positivi, 91 casi (30%) erano negativi ma positivi per reperti ancillari, più comunemente polmonite e versamento pleurico. Il numero di CTA toraciche per PE è aumentato di 3.2 studi all’anno, ma il tasso di CTA positive per reperti ancillari e positive per PE è rimasto stabile durate questo lasso di tempo (1.5 e 0.3 rispettivamente).

Commento Lo studio dichiara che il tasso di CTA richieste per la valutazione di PE è cresciuto nel tempo ma il tasso complessivo di diagnosi di PE è rimasto stabile, sebbene non sia stata fornita una motivazione per la stabilità dell’incidenza. Questo risultato riflette trends similari per gli adulti presenti in letteratura. Lo studio descrive i reperti rilievi ancillari nella diagnosi di PE, ma non fornisce notizie sulla loro rilevanza clinica, che gli autori affermano potrebbe essere studiata in futuro. Le limitazioni includono la natura retrospettiva del disegno dello studio e i dati limitati (come la mancanza di una revisione dell’imaging e l’esclusione di esami CTA esterni).

 

INTERVENTIONAL RADIOLOGY

 

Mechanical endovenous ablation of varicose veins in pediatric patients with Klippel-Trenaunay syndrome: feasibility, safety, and initial results

Lambert G, Teplisky D, Cabezas M et al.

J Vasc Interv Radiol 2021;32:80-86.

https://doi.org/10.1016/j.jvir.2020.08.019

Quesito Quali sono la realizzabilità, la sicurezza ed i risultati dell’ablazione meccanica-chimica endovenosa (MOCA) per il trattamento delle vene embrionali displastiche nei pazienti con la sindrome di Klippel-Trenaunay (KTS)?

Disegno dello studio Studio retrospettivo

Setting Singolo centro

Partecipanti Sono stati inclusi 11 pazienti pediatrici (13 procedure) (età media 11.9 anni, range 4 -16 anni)

Intervento MOCA mediante ClariVein device (Merit Medical Systems, South Jordan, UT) con follow-up medio di 16 mesi (range 6-25 mesi)

Obiettivi Percentuale di successo della tecnica, tasso di occlusione primaria, eventi avversi, tassi di ricanalizzazione

Risultati Tutti i 13 pazienti hanno raggiunto il successo tecnico e l’occlusione primaria, durati per un anno. Al follow-up, 2 dei 13 pazienti (18%) hanno mostrato una parziale ricanalizzazione con ricorrenza dei sintomi. Una seconda MOCA ha avuto successo in entrambi i pazienti. Non si sono verificati eventi avversi.

Commento Il trattamento chirurgico della KST è stato ampiamente rimpiazzato dalle tecniche radiologiche minimamente invasive, come la scleroterapia, l’embolizzazione, e più recentemente, l’ablazione termica endovenosa, come la radiofrequenza e l’ablazione laser. La MOCA è una tecnica più recente che combina il danno meccanico indotto da una punta rotante al danno chimico da agenti sclerosanti per l’endotelio venoso. Diversamente dalle tecniche di ablazione precedentemente descritte, la MOCA non richiede anestesia blanda e non è associata a complicanze termiche. Questo studio dimostra che la MOCA è un’opzione terapeutica sicura ed efficace per la loro popolazione. Le principali limitazioni dello studio includono la dimensione esigua del campione e la definizione non precisa di “realizzabilità”.

 

NEURORADIOLOGY

 

Management of hydrocephalus in children: anatomic imaging appearances of CSF shunts and their complications

Khalatbari H and Parisi MT.

AJR 2021;216:187-199.

https://doi.org/10.2214/AJR.20.22888

Quesito Qual è il management dell’idrocefalo e dello shunt del liquido cerebrospinale (CSF)?

Disegno dello studio Review

Commento Questa è una review dettagliata e didattica sull’idrocefalo pediatrico con focus principale sul suo management. Gli autori descrivono l’anatomia e il meccanismo di vari shunt del CSF, incluse valvole di shunt e shunt da diversione. Durante la discussione sulle diverse modalità di imaging utilizzate per valutare l’idrocefalo e gli shunt del liquido cerebrospinale, vengono forniti esempi di protocolli CT e MRI. L’articolo conclude con i meccanismi delle complicanze dello shunt e con una breve discussione sulla revisione dello shunt CSF.

 

AI & MACHINE LEARNING

 

Improving image quality and reducing radiation dose for pediatric CT by using deep learning reconstruction

Brady SL, Trout AT, Somasundaram E et al.

Radiology 2021;298:180-188.

https://doi.org/10.1148/radiol.2020202317

Quesito Come può l’algoritmo di deep learning reconstruction (DLR) influire sulla qualità dell’immagine e sulla dose di radiazioni nella TC pediatrica?

Disegno dello studio Studio retrospettivo utilizzando dati da esami TC selezionati casualmente eseguiti da febbraio a dicembre 2018.

Setting Singolo centro (Cincinnati Children’s Hospital Medical Center)

Partecipanti Sono state selezionate per la review 4 strutture anatomiche: vena azygos, vena epatica destra, coledoco e arteria mesenterica superiore di 19 pazienti (totale di 152 serie)

Intervento Comparazione oggettiva dell’Advanced Intelligent Clear-IQ Engine, l’algoritmo DLR (sviluppato da Canon Medical System) rispetto agli esistenti retroproiezione filtrata (FBP), ricostruzione iterativa statistica (SBIR), e ricostruzione iterativa basata su modello (MBIR). Tre radiologi pediatrici esperti hanno condotto inoltre una comparazione soggettiva.

Outcome Gli outcome oggettivi includevano la qualità dell’immagine (come visualizzazione e differenza di contrasto) e stima della riduzione della dose (intesa come entità del rumore e volume CT dose index value).

Gli otucome degli osservatori includevano valutazioni (scala da 1 a 10) della definizione dei margini, livello di rumore quantico, e la cospicuità dell’oggetto.

Risultati Il DLR ha dimostrato un miglioramento nella rilevabilità degli oggetti se comparato alla FBR (del 51%), SBIR (del 18%) e MBIR (dell’11%). Il DLR ha inoltre dimostrato una riduzione della dose maggiore del 52% rispetto alla SBIR. I radiologi hanno preferito il DLR rispetto a FBR, SBIR o MBIR.

Commento Lo studio ha dimostrato che l’algoritmo DLR è stato capace di migliorare la qualità dell’immagine e si associa ad un maggiore potenziale di riduzione della dose rispetto agli algoritmi alternativi esistenti.

Gli autori riconoscono poche grandi limitazioni, incluse, ma non limitate a queste, la dimensione esigua del campione, il disegno dello studio retrospettivo, e la mancanza di valutazione anatomopatologica.

 

Translated By Giulia Piombo and Roberto Cannella

References
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