HCC
Diagnostic Performance of LI-RADS Treatment Response Algorithm for Hepatocellular Carcinoma: Adding Ancillary Features to MRI Compared with Enhancement Patterns at CT and MRI
Park, S., Joo, I., Lee, D. H., Bae, J. S., Yoo, J., Kim, S. W., & Lee, J. M. (2020). Diagnostic performance of LI-RADS treatment response algorithm for hepatocellular carcinoma: adding ancillary features to MRI compared with enhancement patterns at CT and MRI. Radiology, 192797.
https://doi.org/10.1148/radiol.2020192797
Quesito clinico: Confrontare la performance diagnostica dei criteri ancillari in risonanza magnetica nell’adattamento della categoria nell’algoritmo LR-TR in TC ed in RM per identificare la vitalità del tumore.
Come è stato condotto: Studio retrospettivo condotto tra il 2014 e il 2017 su 138 pazienti con HCC trattato e sottoposti a trattamenti loco-regionali seguiti da resezione chirurgica o trapianto di fegato. Le categorie di risposta al trattamento sono state assegnate, per ciascuna osservazione trattata, in base all’algoritmo LR-TR in TC e in RM e secondo l’algoritmo TR in RM-modificato con l’utilizzo dei criteri ancillari in RM per l’adattamento delle categorie.
Scoperte e risultati: La sensibilità e la specificità delle categorie LR-TR vitale in TC e LR-TR vitale in RM per identificare la vitalità tumorale erano rispettivamente del 73% contro il 76% e del 90% contro l’83%. La categoria TR vitale RM-modificata aveva una sensibilità maggiore (84%) rispetto alla categoria LR-TR vitale in TC o in RM, senza differenze in termini di specificità.
Conclusione: L’applicazione dei criteri ancillari in RM all’algoritmo LI-RADS TR ha dimostrato una maggiore sensibilità e nessun cambiamento nella specificità rispetto ai soli pattern di enhancement in TC o in RM nel predire una vitalità tumorale patologica.
Implicazioni: Data la maggiore sensibilità dell’algoritmo LI-RADS TR con l’utilizzo dei criteri ancillari in RM, i prossimi aggiornamenti del LI-RADS potrebbero includere l’uso facoltativo dei criteri ancillari in RM per una migliore accuratezza diagnostica.
Application of Liver Imaging Reporting and Data System version 2018 ancillary features to upgrade from LR-4 to LR-5 on gadoxetic acid-enhanced MRI
Lee S, Kim SS, Bae H, Shin J, Yoon JK, Kim MJ. Application of Liver Imaging Reporting and Data System version 2018 ancillary features to upgrade from LR-4 to LR-5 on gadoxetic acid-enhanced MRI [published online ahead of print, 2020 Aug 18]. Eur Radiol. 2020;10.1007/s00330-020-07146-4.
https://doi.org/10.1007/s00330-020-07146-4
Parole chiave: mezzo di contrasto; Diagnosi; Neoplasie epatiche; Risonanza magnetica; Sensibilità e specificità.
Quesito clinico: Possiamo utilizzare i criteri ancillari (AFs) in risonanza magnetica per aumentare la categoria da LR-4 a LR-5?
Cosa è stato fatto: E’ stata confrontata la performance diagnostica della categoria LR-5 modificata (utilizzando gli AFs) con la categoria LR-5 standard.
Come è stato fatto: Studio retrospettivo condotto su 280 pazienti ad alto rischio di HCC sottoposti a risonanza magnetica con somministrazione di mezzo di contrasto a base di gadolinio tra il 2015 e il 2017. Sono stati identificati i criteri ancillari (AFs) indipendentemente significativi. I criteri LR-5 modificati sono stati sviluppati combinando i criteri ancillari (AFs) indipendentemente significativi con i soli criteri maggiori sulla base dei quali veniva assegnato il LR-4. Sono state confrontate la sensibilità e la specificità dei criteri diagnostici.
Scoperte e risultati: Quattro criteri ancillari (iperintensità in T2 da lieve a moderata, ipointensità di fase epatobiliare, “capsula” non dotata di enhancement ed architettura a mosaico) sono stati considerati indipendentemente significativi per la diagnosi di HCC. Utilizzando i criteri LR-5 modificati, le sensibilità erano significativamente aumentate (69,4-76,9%) rispetto ai criteri LR-5 standard (66,2%), mentre le specificità non presentavano differenze significative.
Conclusione: I criteri ancillari indipendentemente significativi possono essere utilizzati per aumentare la categoria da LR-4 a LR-5 in RM con somministrazione di mezzo di contrasto a base di gadolinio, migliorando la sensibilità senza compromettere la specificità.
Implicazioni: Dal debutto iniziale del LI-RADS, la categoria LR-5 veniva assegnata solo in base ai criteri maggiori ed i criteri ancillari non potevano essere utilizzati per aumentare la categoria da LR-4 a LR-5 al fine di mantenere elevata la specificità del LR-5 per la diagnosi di HCC. Questo studio retrospettivo fornisce la prova che alcuni criteri ancillari possono essere utilizzati per effettuare l’upgrade da LR-4 a LR-5 con una sensibilità migliore e una specificità mantenuta.
LIVER IMAGING TECHNIQUES
Contrast-enhanced US with Sulfur Hexafluoride and Perfluorobutane for the Diagnosis of Hepatocellular Carcinoma in Individuals with High Risk
Kang, H. J., Lee, J. M., Yoon, J. H., Lee, K., Kim, H., & Han, J. K. (2020). Contrast-enhanced US with Sulfur Hexafluoride and Perfluorobutane for the Diagnosis of Hepatocellular Carcinoma in Individuals with High Risk. Radiology, 200115.
Advance online publication. https://doi.org/10.1148/radiol.2020200115
Quesito clinic: Il perfluorobutano (PFB) come mezzo di contrasto ecografico è superiore all’esafluoruro di zolfo (SHF) nella diagnosi di HCC?
Cosa è stato fatto: E’ stata confrontata la performance diagnostica della CEUS LI-RADS v2017 effettuata con PFB come mezzo di contrasto ecografico rispetto a quando è stato utilizzato SHF.
Come è stato fatto: Studio prospettico condotto su 59 pazienti ad alto rischio di HCC con reperti epatici sospetti (LR-3, LR-4, LR-5 e LR-M) e sottoposti nello stesso giorno ad esame ecografico con somministrazione sia di SHF che di PFB. L’iperenhancement in fase arteriosa (APHE), la tempistica e l’entità del washout e l’ecogenicità nella fase di Kupffer sono stati valutati e categorizzati sulla base di CEUS LI-RADS v2017. Sono state confrontate le performance diagnostiche di entrambe le tecniche.
Scoperte e risultati: L’APHE è stato osservato in modo identico con entrambi i mezzi di contrasto. Il washout tardivo e lieve era più frequente con il PFB. Il washout dell’HCC era più tardivo con il PFB rispetto all’ SHF. La sensibilità (79%) era maggiore con il PFB che con l’SHF (54%). La specificità era del 100% per entrambi.
Conclusione: CEUS LI-RADS applicato usando PFB ha dimostrato una sensibilità significativamente maggiore rispetto all’SHF, senza perdita di specificità
Implicazioni: CEUS LI-RADS v2017 attualmente si applica ai mezzi di contrasto blood-pool come l’SHF, ma non agli agenti combinati blood-pool/captati dalle cellule di Kupffer come il PFB. Sebbene il PFB non sia ancora stato approvato per uso epatico negli Stati Uniti, presenta una performance diagnostica migliore rispetto all’SHF utilizzato tradizionalmente. Un aumento nell’utilizzo del PFB come mezzo di contrasto ecografico negli Stati Uniti potrebbe essere necessaria nel futuro prossimo.
Contrast-enhanced ultrasound liver imaging reporting and data system for diagnosing hepatocellular carcinoma: A meta-analysis
Shin, J., Lee, S., Bae, H., Chung, Y. E., Choi, J. Y., Huh, Y. M., & Park, M. S. (2020). Contrast-enhanced ultrasound liver imaging reporting and data system for diagnosing hepatocellular carcinoma: A meta-analysis. Liver international: official journal of the International Association for the Study of the Liver, 10.1111/liv.14617.
Advance online publication. https://doi.org/10.1111/liv.14617
Parole chiave: diagnosi; neoplasie epatiche; microbolle; sensibilità e specificità; ecografia.
Quesito clinico: Qual è la performance diagnostica della categoria CEUS LR-5 per la diagnosi di HCC?
Cosa è stato fatto: E’ stata valutata la performance diagnostica della categoria CEUS LR-5 e la percentuale di HCC in ciascuna categoria CEUS LI-RADS.
Come è stato fatto: Meta-analisi di 11 studi comprendenti un totale di 5535 osservazioni, di cui 3983 erano HCC. E‘stato utilizzato il modello ad effetti casuali per determinare le stime riassuntive della performance diagnostica della categoria CEUS LR-5 e le percentuali raggruppate di HCC in ciascuna categoria CEUS LI-RADS. Sono stati valutati il rischio di bias e i dubbi sull’applicabilità.
Scoperte e risultati: La sensibilità e la specificità raggruppate per osservazione del LR-5 per la diagnosi di HCC erano rispettivamente del 69% e del 92%. Le percentuali raggruppate di HCC erano 0% per LR-1, 1% per LR-2, 26% per LR-3, 77% per LR-4, 97% per CEUS LR-5 e 57% per LR-M.
Conclusione: La categoria LR-5 ha mostrato sensibilità moderata e specificità elevata per la diagnosi di HCC.
Implicazioni: CEUS LI-RADS può essere tranquillamente utilizzato per diagnosticare l’HCC.
LIVER: BASIC SCIENCE
Assessment of hepatitis and fibrosis using Gd-EOB-DTPA MRI in dogs.
Tanaka, T., Nishida, H., Mie, K., Yamazaki, H., Lin, L. S., & Akiyoshi, H. (2020). Assessment of hepatitis and fibrosis using Gd-EOB-DTPA MRI in dogs. Veterinary record open, 7(1), e000371.
https://doi.org/10.1136/vetreco-2019-000371
Parole chiave: gadoxetato sodico; adenoma epatocellulare; carcinoma epatocellulare; funzionalità epatica; risonanza magnetica; iperplasia nodulare.
Quesito clinico: Il contrast enhancement del Gd-EOB-DTPA in risonanza magnetica può essere correlato alla funzionalità epatica nei cani?
Cosa è stato fatto: Sono state calcolate le intensità di segnale relativo (RSI) del dotto biliare comune e della colecisti ed è stata valutata la loro relazione con i parametri biochimici di funzionalità epatica. E’ stato calcolato l’indice di contrast enhancement relativo (RCEI) epatico e sono state valutate le differenze tra fegato sano e patologico.
Come è stato fatto: Studio retrospettivo condotto su 16 cani con patologia epatica dimostrata istologicamente (HCC, iperplasia nodulare, adenoma epatocellulare, fibrosi epatica ed epatite). Sono state calcolate le intensità di segnale relativo (RSI) del dotto biliare comune e della colecisti. L’intensità di segnale (SI) media nel fegato è stata calcolata durante la fase epatobiliare ed utilizzata come SI rappresentativa del parenchima epatico. È stata valutata la relazione tra questi valori ed i marcatori biochimici di funzionalità epatica quali bilirubina totale, alanina transaminasi, fosfatasi alcalina e albumina.
Reperti e risultati: L’intensità di segnale relativa (RSI) non ha dimostrato differenze significative tra cani senza e con diagnosi istopatologica di patologia epatica, sebbene nei cani con diagnosi istopatologica di patologia epatica ci fosse una correlazione significativa con l’albumina (ρ = 0,57). L’indice di contrast enhancement relativo (RCEI) era significativamente più elevato nel tessuto epatico sano rispetto a quello con epatite / fibrosi e HCC ma non in quello con iperplasia nodulare/ adenoma epatocellulare.
Conclusioni: L’ RSI del dotto biliare comune e della colecisti è correlata con l’albumina nei cani con patologia epatica. L’RCEI in fase epatobiliare era più elevato nel fegato sano rispetto al fegato con epatite e fibrosi.
Implicazioni: La risonanza magnetica con Gd-EOB-DTPA può essere potenzialmente utile nella valutazione dell’epatite e della fibrosi epatica nei cani. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi con successiva convalida sugli esseri umani.
References