What’s new in Genitourinary Imaging (Italian) – February 2021

4 anni ago

 

Arterial Spin Labeled Perfusion MRI for the Evaluation of Response to Tyrosine Kinase Inhibition Therapy in Metastatic Renal Cell Carcinoma

Tsai LL, Bhatt RS, Strob MF, Jegede OA, Sun MRM, Alsop DC, Catalano P, McDermott D, Robson PM, Atkins MB, Pedrosa I.

Radiology. 2020 Dec 1:201763. doi: 10.1148/radiol.2020201763. Epub ahead of print. PMID: 33258745.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33258745/

La perfusione tumorale può consentire la valutazione della risposta tumorale al trattamento. Questo gruppo ha utilizzato la risonanza magnetica perfusionale mediante tecnica Arterial Spin Labeled (ASL) per valutare la risposta tumorale del carcinoma a cellule renali metastatico (mRCC) dopo il trattamento con l’inibitore della tirosin chinasi del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGFR). Sono stati valutati in modo prospettico 28 pazienti determinando la correlazione tra la risonanza magnetica perfusionale ASL e il tasso di risposta obiettiva (ORR) e la sopravvivenza libera da progressione (PFS). Il gruppo ha determinato la risposta utilizzando i criteri di valutazione della risposta nei tumori solidi (Response Evaluation Criteria in Solid Tumors -RECIST). Il primo esame è stato realizzato prima del trattamento, nonché scansioni post trattamento a 2 settimane, 12 settimane (2 cicli di trattamento) e 24 settimane (4 cicli di trattamento). Hanno dimostrato che i responder avevano una perfusione tumorale al primo esame più alta rispetto ai non responder. La riduzione della perfusione non era associata al ORR o PFS. In conclusione, gli autori suggeriscono che la risonanza magnetica perfusionale ASL possa svolgere un ruolo nella diagnosi precoce della progressione della malattia nel mRCC e aiutare nella rilevazione dei responder agli inibitori del VEGF.

 

Intraplacental Fetal Vessel Diameter May Help Predict for Placental Invasiveness in Pregnant Women at High Risk for Placenta Accreta Spectrum Disorders

Bourgioti C, Konstantinidou AE, Zafeiropoulou K, Antoniou A, Fotopoulos S, Theodora M, Daskalakis G, Nikolaidou ME, Tzavara C, Letsika A, Martzoukos EA, Moulopoulos LA.

Radiology. 2020 Nov 24:200273. doi: 10.1148/radiol.2020200273. Epub ahead of print. PMID: 33231529.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33231529/

Questo gruppo ha utilizzato la risonanza magnetica placentare per identificare il diametro del vaso intraplacentare fetale (IFV) e per determinare se esiste un’associazione con il disturbo dello spettro della placenta accreta (PAS) e le complicanze peripartum. Due radiologi hanno valutato in modo prospettico 160 donne ad un’età gestazionale media di 32 settimane. Nel 81% dei casi è stato diagnosticato un PAS, il 54% della quale aveva placenta percreta. Al momento del parto, il 24% delle pazienti ha avuto una massiva perdita di sangue. I IFV sono stati identificati nell’86% delle pazienti con PAS e nel 98% delle pazienti con placenta percreta. Quando i IFV erano visibili, il rischio relativo è risultato 2,4 per PAS e 10 per percreta. Vasi intraplacentari con diametro superiore a 2 mm sono associati a PAS, quelli superiori a 3 mm sono associate a placenta percreta e complicanze peripartum incluso sanguinamento massivo (> 2000 mL).

Gli autori ritengono dunque che la combinazione dei IFV con altri descrittori in RM ha migliorato la capacità di predire PAS, con diametri maggiori (> 3 mm) predittivi di placenta percreta e complicazioni come massiva perdita di sangue.

 

Use of Intravenous Gadolinium-based Contrast Media in Patients with Kidney Disease: Consensus Statements from the American College of Radiology and the National Kidney Foundation

Weinreb JC, Rodby RA, Yee J, Wang CL, Fine D, McDonald RJ, Perazella MA, Dillman JR, Davenport MS.

Radiology. 2021 Jan;298(1):28-35. doi: 10.1148/radiol.2020202903. Epub 2020 Nov 10. PMID: 33170103.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33170103/

Questo articolo è una dichiarazione di consenso tra l’American College of Radiology e la National Kidney Foundation per valutare il rischio di Fibrosi Sistemica Nefrogenica (NSF) da vari agenti a base di gadolinio per via endovenosa. Un gruppo multidisciplinare di 5 radiologi e 4 nefrologi ha valutato la letteratura corrente e ha stabilito che il rischio di NSF da mezzi di contrasto a base di gadolinio di gruppo II (GBCM) è basso. Una revisione sistematica citata nel documento mostra che nessuno dei 4931 pazienti con GFR <30 ml /min ha sviluppato NSF. Non sono stati segnalati casi inequivocabili di NSF con GBCM di gruppo III. Inoltre, il gruppo ha anche determinato che l’inizio o un cambiamento della dialisi non è necessario in relazione alla somministrazione di GBCM di gruppo II o III.

 

Percutaneous Microwave Ablation of Category T1a Renal Cell Carcinoma: Intermediate Results on Safety, Technical Feasibility, and Clinical Outcomes of 119 Tumors

Guo J, Arellano RS.

AJR Am J Roentgenol. 2021 Jan;216(1):117-124. doi: 10.2214/AJR.20.22818. Epub 2020 Nov 19. PMID: 32603227.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32603227/

Questo gruppo ha condotto uno studio retrospettivo per valutare la sicurezza, i risultati tecnici e gli esiti clinici della termo-ablazione percutanea a microonde TC-guidata di RCC T1a.

119 RCC T1a sono stati trattati in 106 pazienti con successo tecnico nel 100% dei tumori e la risposta completa (CR) è stata del 95,3% mentre una risposta parziale (PR) nel 4,7% dei pazienti. La sopravvivenza libera da progressione locale (PFS) e la sopravvivenza globale (OS) sono state 100,0% e 99,0% a 1 anno, 92,8% e 97,7% a 2 anni e 90,6% e 94,6% a 3 anni. Solo 7 dei pazienti hanno avuto complicanze, che sono state classificate come categoria SIR A in 5 pazienti e categoria SIR B in 2 pazienti. Il gruppo ha concluso che l’ablazione percutanea a microonde TC-guidata è un’alternativa valida per il trattamento degli RCC T1a con i suoi alti tassi di successo tecnico, il basso tasso di complicanze e l’eccellente PFS e OS.

 

Preoperative prediction of the stage, size, grade, and necrosis score in clear cell renal cell carcinoma using MRI-based radiomics

Choi JW, Hu R, Zhao Y, Purkayastha S, Wu J, McGirr AJ, Stavropoulos SW, Silva AC, Soulen MC, Palmer MB, Zhang PJL, Zhu C, Ahn SH, Bai HX.

Abdom Radiol (NY). 2021 Jan 2. doi: 10.1007/s00261-020-02876-x. Epub ahead of print. PMID: 33386910.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33386910/

Questo gruppo ha condotto uno studio retrospettivo multicentrico su 364 pazienti con RCC a cellule chiare istopatologicamente confermato. Il gruppo ha utilizzato nell’esame preoperatorio un modello radiomico RM ottimizzato manualmente su imaging T2 pesate e T1 post-contrasto per prevedere lo score di stadio, dimensione, grado e necrosi del tumore (SSIGN), questo è stato confrontato con una pipeline di machine learning, Tree-Based Pipeline Optimization Tool (TPOT). Il gruppo ha identificato un training set di 254 pazienti e un set test di 110 pazienti. Il modello radiomico RM aveva un AUROC di 0,89, e un AUC della curva PR di 0,81, accuratezza di 0,89, specificità di 0,95 e sensibilità di 0,72, mentre TPOT aveva un’area AUROC di 0,94, AUPRC di 0,83, precisione di 0,89, specificità di 0,95 e sensibilità 0,72 sul set test.

 

Apparent diffusion coefficient values of cryptorchid testes and malignant transformation of cryptorchidism (MTC) (seminoma) in postpubertal patients

Liu R, Li J, Jiang Y, Wu Z, Chen Y, Li R.

Br J Radiol. 2021 Jan 7:20200624. doi: 10.1259/bjr.20200624. Epub ahead of print. PMID: 33411594.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33411594/

Questo gruppo ha esaminato retrospettivamente le immagini di 35 pazienti con criptorchidismo unilaterale. Sono state realizzate immagini b0 e b800 in DWI e sono stati confrontati i valori medi del ADC tra testicoli normali, testicoli ritenuti e trasformazione maligna del criptorchidismo (MTC). L’ADC medio era il seguente: testicolo normale 1,18 x 10-3, ritenuto 1,82 x 10-3 e MTC 0,80 x 10-3. L’ADC medio è risultato statisticamente significativo tra normale e ritenuto o MTC. I valori di cut-off calcolati per differenziare normale e ritenuto (1,47 x 10-3) hanno mostrato sensibilità, specificità e accuratezza rispettivamente dell’88%, 91% e 90%, mentre il valore di cut-off per la differenziazione normale e MTC (1,22 x 10-3) sensibilità, specificità e accuratezza rispettivamente del 100%, 31% e 43%. Gli autori hanno concluso che i valori ADC sono uno strumento ulteriore che può essere utilizzato nella gestione clinica dei pazienti con criptorchidismo.

 

Application of bi-planar reduced field-of-view DWI (rFOV DWI) in the assessment of muscle-invasiveness of bladder cancer

Meng X, Hu H, Wang Y, Hu D, Li Z, Feng C.

Eur J Radiol. 2020 Dec 31;136:109486. doi: 10.1016/j.ejrad.2020.109486. Epub ahead of print. PMID: 33434861.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33434861/

Questo studio retrospettivo ha valutato 61 pazienti con tumore vescicale che sono stati sottoposti a sequenze pesate in diffusione (DWI), con FOV assiale completo, FOV assiale ridotto e FOV sagittale ridotto. La valutazione della qualità dell’immagine, i valori del coefficiente di diffusione apparente (ADC) e i VI-RADS (Vesical Imaging-Reporting and Data System) sono stati ottenuti e confrontati per i FOV DWI completi e i FOV DWI ridotti.

Il contrast-to-noise ratio (CNR) risulta più alto per il rFOV DWI (p < 0.01), mentre il signal-to-noise ratio (SNR) è stato più basso per il f-FOVDWI (p < 0.01). Il valore del coefficiente di diffusione apparente (ADC) ottenuto dai tumori vescicali invasivi muscolari era significativamente inferiore rispetto ai tumori vescicali non invasivi muscolari sia per il f-FOV che per r-FOV. I punteggi soggettivi ottenuti dal rFOV rispetto al fFOV erano più alti e il rFOV bi-planare ha mostrato un più alto potere predittivo per la determinazione del cancro della vescica invasivo muscolare. Il gruppo ritiene dunque che il rFOV biplanare può fornire maggiore sicurezza diagnostica rispetto all’imaging DWI lungo un solo piano di scansione per la presenza di cancro della vescica invasivo con una migliore qualità dell’immagine rispetto alla DWI fFOV.

 

Translated by Eleonora Contrino and Roberto Cannella

References
  • Share