Are Breast Imagers Making Appropriate Follow Up Recommendations for Incidental Liver Lesions on Breast MRI
Dipiro, P. J., Alper, D. P., Giess, C. S., Glazer, D. I., Lee, L. K., Lacson, R., & Khorasani, R. (2020). Comparing Breast and Abdominal Subspecialists’ Follow-Up Recommendations for Incidental Liver Lesions on Breast MRI. Journal of the American College of Radiology, 17(6), 773–778.
doi: 10.1016/j.jacr.2019.12.024
Link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32004482/
In questo studio retrospettivo si confrontano le indicazioni al follow-up date dai senologi per le lesioni incidentali epatiche (ILLs) riscontrate nelle RM mammarie con le opinioni fornite dai radiologi addominali sulle medesime lesioni.
Un totale di 2.181 RM mammarie sono state divise in tre categorie: (1) ILLs con indicazione al follow-up, (2) ILLs senza indicazione al follow-up, e (3) studi senza ILLs. Due radiologi addominali esperti hanno quindi rivisto tutte le lesioni epatiche individuate in RM dai senologi e hanno poi suggerito le loro indicazioni per il follow-up .
Circa l’11% delle RM mammarie presentavano ILLs e i senologi hanno richiesto un follow-up per il 12% di queste. I radiologi addominali hanno concordato con tali indicazioni nel 97% nei casi in cui i senologi identificavano ILLs che non richiedevano follow-up. Viceversa, i radiologi addominali erano in disaccordo con i colleghi nel 93% dei casi in cui erano individuate ILLs ed era stato suggerito un follow-up. Inoltre, i radiologi addominali hanno concordato con i senologi nel 93% nei casi in cui non erano state riscontrate ILLs. Gli autori concludono dunque che c’è un alto tasso di disaccordo tra i senologi e i radiologi addominali quando i primi raccomandano un follow-up per ILLs riscontrate alla RM mammaria. Gli autori suggeriscono che un consulto con i radiologi addominali o un supporto decisionale integrato con l’imaging epatico potrebbe ridurre il tasso di follow-up non necessari per le ILLs riscontrate nelle RM mammarie.
Does Breast Tumor Kinetic Heterogeneity Predict Development of Distant Metastasis?
Kim, J. Y., Kim, J. J., Hwangbo, L., Suh, H. B., Kim, S., Choo, K. S., … Kang, T. (2020). Kinetic Heterogeneity of Breast Cancer Determined Using Computer-aided Diagnosis of Preoperative MRI Scans: Relationship to Distant Metastasis-Free Survival. Radiology, 295(3), 517–526. doi: 10.1148/radiol.2020192039
Link: https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.2020192039
In questo studio retrospettivo, gli autori studiano una possibile relazione tra la eterogeneità cinetica cellulare del carcinoma mammario e il tempo medio di sviluppo di metastasi a distanza. Sono state valutate le RM mammarie preoperatorie di 276 pazienti con un software di Computer-Aided Diagnosis (CAD), che quantifica l’eterogeneità cinetica del tumore e il picco di enhancement. Rispetto alle donne senza metastasi a distanza, le donne con metastasi a distanza mostrano un grado più elevato di eterogeneità cinetica tumorale (p <0,001), un picco di enhancement più elevato (p = .045) e un maggiore riscontro di invasione linfovascolare (p = .044). Gli autori concludono quindi che a valori maggiori di eterogeneità cinetica tumorale e di picco di enhancement si associa un tempo più breve per lo sviluppo di metastasi a distanza. Queste informazioni possono aiutare i radiologi a predire il decorso della malattia mediante una RM mammaria preoperatoria.
How Does AI-based Decision Support Influence the Assessment of Sonographic Breast Lesions?
Mango, V. L., Sun, M., Wynn, R. T., & Ha, R. (2020). Should We Ignore, Follow, or Biopsy? Impact of Artificial Intelligence Decision Support on Breast Ultrasound Lesion Assessment. American Journal of Roentgenology, 214(6), 1445–1452. doi: 10.2214/ajr.19.21872
Link: https://www.ajronline.org/doi/full/10.2214/AJR.19.21872
Questa review retrospettiva multicentrica vuole studiare il ruolo di un sistema di supporto decisionale (DS) basato sull’intelligenza artificiale (AI) nell’interpretazione delle lesioni mammarie identificate in ecografia (US). Quindici medici (11 radiologi, 2 ostetrici / ginecologi e 2 chirurghi) hanno revisionato 900 lesioni mammarie viste in ecografia in due sedute. La prima di queste comprendeva uno studio delle lesione con i soli US, la seconda univa all’ecografia l’uso del DS. I dati raccolti includevano la sensibilità, specificità e il rapporto di verosimiglianza (PLR) del DS e del lettore. È stata anche calcolata l’area sotto la curva (AUC) per i lettori con e senza l’uso del DS. La AUC media del lettore era di 0,87 con l’uso degli US insieme al DS, e di 0,83 con i soli US. Il PRL era più alto utilizzando US e DS insieme per tutti i lettori tranne uno. Inoltre, l’utilizzo degli US insieme al DS riduce la variabilità inter- e intra-operatore. Lo studio conclude dicendo che l’utilizzo di US e DS migliora l’accurata valutazione delle lesioni mammarie in ecografia per la maggior parte dei medici, oltre a ridurre la variabilità inter- e intra-operatore.
2D Synthetic Mammography versus Full-Field Digital Mammography: Which is more Accurate in Microcalcifcation Detection?
Dodelzon, K., Simon, K., Dou, E., Levy, A. D., Michaels, A. Y., Askin, G., & Katzen, J. T. (2020). Performance of 2D Synthetic Mammography Versus Digital Mammography in the Detection of Microcalcifications at Screening. American Journal of Roentgenology, 214(6), 1436–1444. doi: 10.2214/ajr.19.21598
Link: https://www.ajronline.org/doi/abs/10.2214/AJR.19.21598
Scopo di questo studio retrospettivo è confrontare l’accuratezza nella identificazione delle microcalcificazioni tramite mammografia sintetica 2D (SM) e la full-field digital mammography (FFDM). Gli autori cercano anche di chiarire le preferenze dei radiologi tra queste due metodiche nell’identificazione delle microcalcificazioni. Questa review include 70 mammografie richiamate dallo screening con microcalcificazioni, e 90 mammografie negative. In sessioni individuali, i radiologi hanno interpretato le mammografie su SD o FFDM assegnando una categoria BI-RADS. In una sessione finale, i senologi hanno indicato il proprio livello di accuratezza e sicurezza diagnostica, dopo revisione delle 70 mammografie con microcalcificazioni. Non vi è stata alcuna differenza statistica nell’accuratezza diagnostica tra SM (AUC 88%) e FFDM (AUC 91%) con p= 0,392. Inoltre, l’accuratezza diagnostica della SM non era inferiore a quella della FFDM, con p = 0,011. La sensibilità di SM e FFDM era rispettivamente del 77% e del 73%, e la differenza non statisticamente significativa (p = 0,366). Tutti i radiologi hanno identificato meglio le microcalcificazioni con la SM, ma non vi era differenza statistica nel livello di capacità diagnostica. In conclusione, il rilevamento delle microcalcificazioni su SM non è inferiore alla FFDM. Inoltre, i radiologi hanno percepito un grado di capacità diagnostica nell’identificazione delle microcalcificazioni simile in entrambe le modalità.
Do intramammary edema and intratumoral necrosis on T2- weighted breast MRI determine treatment response for triple negative breast cancer?
Harada, T. L., Uematsu, T., Nakashima, K., Sugino, T., Nishimura, S., Takahashi, K., … Ito, T. (2020). Is the presence of edema and necrosis on T2WI pretreatment breast MRI the key to predict pCR of triple negative breast cancer? European Radiology, 30(6), 3363–3370. doi: 10.1007/s00330-020-06662-7
In questo studio retrospettivo gli autori vogliono chiarire se l’edema intramammario (intra-E) e la necrosi intratumorale (intra-N) valutate nelle sequenze T2-pesate in RM possano essere dei predittori di risposta patologica completa (pCR) nei pazienti con carcinoma mammario. Il gruppo oggetto dello studio include pazienti con istologia di carcinoma mammario triplo negativo con carcinoma invasivo di sottotipo istologico non specifico (TNBC-NST). Gli autori hanno rivisto cinquantasei RM mammarie eseguite prima che i pazienti ricevessero terapia neoadiuvante, valutando i gradi di intra-E e intra-N nelle sequenze T2-pesate. In questa specifica popolazione di pazienti con carcinoma mammario, i valori di intra-E e intra-N non erano correlati con la pCR. Nonostante ciò, gli autori concludono che le dimensioni tumorali sono direttamente proporzionali ai valori di intra-E.
Can quantitative total choline (tCho) values derived from MR spectroscopy characterize suspicious breast lesions on multiparametric MRI?
Sodano, C., Clauser, P., Dietzel, M., Kapetas, P., Pinker, K., Helbich, T. H., … Baltzer, P. A. (2020). Clinical relevance of total choline (tCho) quantification in suspicious lesions on multiparametric breast MRI. European Radiology, 30(6), 3371–3382. doi: 10.1007/s00330-020-06678-z
Link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32065286/
In questo studio prospettico, gli autori indagano il valore aggiunto della quantificazione della colina totale (tCho) nel diagnosticare la presenza di malignità e di linfonodi sospetti nelle lesioni mammarie sospette nella RM mammella multiparametrica. Sono state coinvolte centoventuno pazienti con lesioni mammarie sospette alla RM e, tutte loro, sono state sottoposte alla spettroscopia protonica RM a singolo voxel con e senza soppressione dell’acqua (103 pazienti presentavano dati di imaging completi al momento dell’analisi). Due radiologi esperti hanno misurato e quantificato la tCho utilizzando come unità di misura mm/L. Per valutare la relazione tra malignità e coinvolgimento linfonodale e i valori di tCho, è stata utilizzata l’analisi ROC. Le aree sotto la curva ROC per la previsione di malignità in relazione ai valori di tCho per i due radiologi erano di 0,816 e 0,809, rispettivamente. È stato quindi determinato che valori di tCHo> 0,8 mm/L sono diagnostici di malignità con valori di sensibilità >95%. Non sono stati osservati linfonodi metastatici in pazienti con valori di tCHo <2,4 mm/L. In conclusione, la stima quantitativa della tCho non solo differenzia le lesioni mammarie sospette benigne e maligne, ma è anche in grado di prevedere lo stato metastatico dei linfonodi.
Does Contrast-Enhanced Ultrasound Outperform Breast MRI in Breast Cancer Detection?
Li, C., Yao, M., Shao, S., Li, X., Li, G., & Wu, R. (2020). Diagnostic efficacy of contrast-enhanced ultrasound for breast lesions of different sizes: a comparative study with magnetic resonance imaging. The British Journal of Radiology, 93(1110), 20190932. doi: 10.1259/bjr.20190932
Link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32216631/
In questo studio prospettico, gli autori confrontano l’accuratezza diagnostica dell’ecografia con mezzo di contrasto (CEUS), della RM e della associazione delle due metodiche nella valutazione delle lesioni mammarie di diverse dimensioni. In base alle dimensioni delle lesioni sono stati creati due gruppi, che includono lesioni inferiori o uguali a 20 mm e lesioni maggiori di 20. Quattrocentosei lesioni mammarie viste all’ecografia convenzionale sono state sottoposte a RM e CEUS (194 lesioni erano benigne, 212 maligne all’istologia).
La RM e CEUS, da sole, hanno dimostrato sensibilità simili per la diagnosi di carcinoma mammario di qualsiasi dimensione (p = 1.000). Modalità combinate di RM e CEUS hanno dimostrato invece una migliore performance diagnostica rispetto alla sola CEUS per lesioni di qualsiasi dimensione (p <0,05). Le due metodiche in associazione hanno dimostrato una accuratezza diagnostica maggiore rispetto alla sola RM solo nelle lesioni superiori a 20 mm. Gli autori ne concludono che la CEUS da sola ha una sensibilità paragonabile alla RM per la diagnosi del carcinoma mammario e che le due metodiche combinate migliorano la specificità e la accuratezza nella individuazione del carcinoma mammario.
Mammographic Architectural Distortion: Can Breast MRI Reliably Exclude Malignancy?
Amitai, Y., Scaranelo, A., Menes, T. S., Fleming, R., Kulkarni, S., Ghai, S., & Freitas, V. (2020). Can breast MRI accurately exclude malignancy in mammographic architectural distortion? European Radiology, 30(5), 2751–2760. doi: 10.1007/s00330-019-06586-x
Link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32002641/
In questa review retrospettiva, gli autori mirano a determinare l’accuratezza diagnostica della RM mammaria nell’escludere malignità nelle pazienti che presentano distorsioni architetturali mammografiche (MAD).
Da gennaio 2008 a settembre 2018, centosettantacinque pazienti con MAD confermata sono state sottoposte a una RM risolutiva. Gli outcome delle pazienti sono stati definiti dalla anatomia patologica (o dalla biopsia o dal resecato chirurgico) o da almeno un anno di follow-up radiologico. Tra i 106 pazienti con RM mammarie negative, sono stati diagnosticati zero tumori. Il valore predittivo negativo per escludere la malignità con la RM nei casi di MAD era del 100% (intervallo di confidenza 95 – 100%). La conclusione degli autori è che la malignità è accuratamente esclusa nelle pazienti con MAD e RM mammaria negativa, cosa che potrebbe evitare biopsie non necessaria per una diagnosi conclusiva.
How Should the Breast Imager Approach Suspected Breast TB?
Mathew, D., Rubin, G., Mahomed, N., & Rayne, S. (2020). Imaging and in clinical features of breast tuberculosis: a review series of 62 cases. Clinical Radiology, 75(7). doi: 10.1016/j.crad.2020.03.017
Link: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0009926020301161
In questo studio retrospettivo, gli autori hanno valutato l’incidenza della tubercolosi (TB) mammaria in tre ospedali terziari sudafricani. Inoltre, gli autori correlano dati demografici, clinici e di imaging ai casi di TB mammaria. Nel corso di un periodo di 18 mesi 2.516 pazienti sono stati sottoposti ad esami di laboratorio per patologie mammarie. Di questi pazienti, al 2,5% (62 pazienti) è stata diagnosticata la TB mammaria, con un’età media di insorgenza di 38,5 anni. Si noti che l’80% di queste pazienti era sieropositivo. La presentazione più comune dei casi di TB alla mammella era l’ascesso mammario. Nel 92% dei casi, l’analisi istologica ha mostrato un’infiammazione granulomatosa necrotizzante. Curiosamente, le colture di mycobacterium tuberculosis erano positive solo nel 27% dei casi.
La conclusione degli autori è che il sospetto di TB mammaria deve essere valutato con un esame clinico, ecografia, mammografia e FNA/core biopsy ecoguidata. Gli autori raccomandano inoltre l’uso della core biospy ecoguidata rispetto alla FNA, poiché questo metodo di prelievo fornisce campioni di tessuto migliori e maggiori risultati positivi.
Do Silicon Skin Markers Compromise Image Interpretability in Automated Breast Ultrasound?
Jong, L. D., Welleweerd, M. K., Zelst, J. C. V., Siepel, F. J., Stramigioli, S., MNine ann, R. M., … Fütterer, J. J. (2020). Production and clinical evaluation of breast lesion skin markers for automated three-dimensional ultrasonography of the breast: a pilot study. European Radiology, 30(6), 3356–3362. doi: 10.1007/s00330-020-06695-y
Link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32060713/
In questo studio pilota prospettico, gli autori cercano di chiarire se un marcatore cutaneo palpabile utilizzato durante la ecografia automatizzata del seno può compromettere l’interpretabilità dell’immagine. Sedici pazienti sono state prospettivamente coinvolte in questo studio approvato dal Comitato Etico. Le pazienti sono state sottoposte due volte all’ecografia mammaria automatizzata, con e senza un disco di silicone posizionato sulla cute. Nove radiologi hanno dunque esaminato le immagini e valutato la qualità delle immagini, l’interpretabilità delle immagini e la capacità diagnostica. Sebbene i punteggi degli osservatori per la qualità dell’immagine e il rumore dell’immagine siano diminuiti da “eccellente” a “buono” in presenza di un marker palpabile (p <0,01), il 93% dei radiologi ha concordato che il rumore dell’immagine non ha influenzato l’interpretazione della stessa. La conclusione degli autori è che i marcatori cutanei in silicone facilmente producibili non diminuiscono la qualità diagnostica dell’immagine durante l’esecuzione dell’ecografia mammaria automatizzata.
References
Dipiro, P. J., Alper, D. P., Giess, C. S., Glazer, D. I., Lee, L. K., Lacson, R., & Khorasani, R. (2020). Comparing Breast and Abdominal Subspecialists’ Follow-Up Recommendations for Incidental Liver Lesions on Breast MRI. Journal of the American College of Radiology, 17(6), 773–778. doi: 10.1016/j.jacr.2019.12.024
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32004482/
Kim, J. Y., Kim, J. J., Hwangbo, L., Suh, H. B., Kim, S., Choo, K. S., … Kang, T. (2020). Kinetic Heterogeneity of Breast Cancer Determined Using Computer-aided Diagnosis of Preoperative MRI Scans: Relationship to Distant Metastasis-Free Survival. Radiology, 295(3), 517–526. doi: 10.1148/radiol.2020192039
https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.2020192039
Mango, V. L., Sun, M., Wynn, R. T., & Ha, R. (2020). Should We Ignore, Follow, or Biopsy? Impact of Artificial Intelligence Decision Support on Breast Ultrasound Lesion Assessment. American Journal of Roentgenology, 214(6), 1445–1452. doi: 10.2214/ajr.19.21872
https://www.ajronline.org/doi/full/10.2214/AJR.19.21872
Dodelzon, K., Simon, K., Dou, E., Levy, A. D., Michaels, A. Y., Askin, G., & Katzen, J. T. (2020). Performance of 2D Synthetic Mammography Versus Digital Mammography in the Detection of Microcalcifications at Screening. American Journal of Roentgenology, 214(6), 1436–1444. doi: 10.2214/ajr.19.21598
https://www.ajronline.org/doi/abs/10.2214/AJR.19.21598
Harada, T. L., Uematsu, T., Nakashima, K., Sugino, T., Nishimura, S., Takahashi, K., … Ito, T. (2020). Is the presence of edema and necrosis on T2WI pretreatment breast MRI the key to predict pCR of triple negative breast cancer? European Radiology, 30(6), 3363–3370. doi: 10.1007/s00330-020-06662-7
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32062698/
Sodano, C., Clauser, P., Dietzel, M., Kapetas, P., Pinker, K., Helbich, T. H., … Baltzer, P. A. (2020). Clinical relevance of total choline (tCho) quantification in suspicious lesions on multiparametric breast MRI. European Radiology, 30(6), 3371–3382. doi: 10.1007/s00330-020-06678-z
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32065286/
Li, C., Yao, M., Shao, S., Li, X., Li, G., & Wu, R. (2020). Diagnostic efficacy of contrast-enhanced ultrasound for breast lesions of different sizes: a comparative study with magnetic resonance imaging. The British Journal of Radiology, 93(1110), 20190932. doi: 10.1259/bjr.20190932
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32216631/
Amitai, Y., Scaranelo, A., Menes, T. S., Fleming, R., Kulkarni, S., Ghai, S., & Freitas, V. (2020). Can breast MRI accurately exclude malignancy in mammographic architectural distortion? European Radiology, 30(5), 2751–2760. doi: 10.1007/s00330-019-06586-x
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32002641/
Mathew, D., Rubin, G., Mahomed, N., & Rayne, S. (2020). Imaging and in clinical features of breast tuberculosis: a review series of 62 cases. Clinical Radiology, 75(7). doi: 10.1016/j.crad.2020.03.017
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0009926020301161
Jong, L. D., Welleweerd, M. K., Zelst, J. C. V., Siepel, F. J., Stramigioli, S., MNine ann, R. M., … Fütterer, J. J. (2020). Production and clinical evaluation of breast lesion skin markers for automated three-dimensional ultrasonography of the breast: a pilot study. European Radiology, 30(6), 3356–3362. doi: 10.1007/s00330-020-06695-y
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32060713/