What’s new in Breast Imaging (Italian) – February 2021

4 anni ago

 

Repeat Screening Outcomes with Digital Breast Tomosynthesis Plus Synthetic Mammography for Breast Cancer Detection: Results from the Prospective Verona Pilot Study

Caumo, F., Montemezzi, S., Romanucci, G., Brunelli, S., Bricolo, P., Cugola, L., & Gennaro, G. (2021).

Radiology, 298(1), 49-57. doi:10.1148/radiol.2020201246

https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.2020201246

In questo studio, gli autori hanno cercato di determinare le differenze nell’accuratezza diagnostica nelle pazienti sottoposte a screening iniziale con tomosintesi mammaria digitale e mammografia sintetica (DBT + SM) con DBT + SM o mammografia digitale a pieno campo (FFDM) rispetto ai pazienti sottoposti a screening con FFDM. Quasi 33.000 donne hanno ripetuto lo screening, e di queste circa la metà è stata sottoposta a DBT + SM, e la restante metà a FFDM. Il tasso di rilevamento del tumore (CDR), il tasso di richiamo, il valore predittivo positivo del richiamo e gli stadi di tumore rilevati sono stati confrontati tra il gruppo di donne sottoposte a screening ripetuto e il gruppo di controllo (sottoposto a screening con FFDM). La CDR era significativamente più alta nelle donne sottoposte a screening ripetuto con DBT + SM rispetto al gruppo di controllo (P <0,1). La proporzione di tumori allo stadio II o superiore era significativamente inferiore in entrambi i gruppi di screening ripetuto (DBT + SM o FFDM) rispetto al gruppo di controllo (solo FFDM) (P≤0.01). Gli autori hanno concluso che lo screening ripetuto con DBT + SM ha rilevato più tumori rispetto allo screening FFDM, oltre a rilevare un minor numero di tumori di stadio II o superiore.

 

Artificial Intelligence Applied to Breast MRI for Improved Diagnosis

Jiang, Y., Edwards, A. V., & Newstead, G. M. (2021).

Radiology, 298(1), 38-46. doi:10.1148/radiol.2020200292

https://pubs.rsna.org/doi/full/10.1148/radiol.2020200292

In questo studio, gli autori hanno cercato di confrontare le differenze nelle prestazioni diagnostiche dei radiologi nel distinguere il tumore dal non tumore alla risonanza magnetica mammaria con mezzo di contrasto (DCE) utilizzando un software convenzionale contro un sistema di intelligenza artificiale. Diciannove senologi hanno esaminato due volte 111 esami di risonanza magnetica mammaria DCE. Per il primo esame, ai senologi è stato fornito un software convenzionale, comprensivo di mappe cinetiche. Per la seconda interpretazione, ai radiologi è stato fornito anche un software di Computer-Aided Diagnosis (CAD) con analisi AI. Con l’utilizzo del sistema AI, l’area media sotto la curva ROC (AUC) aumenta da 0,71 a 0,76 (P = 0,04). La sensibilità aumenta dal 90% al 94% con l’uso del sistema AI quando si utilizzano lesioni BIRADS-3 come cutoff, tuttavia la specificità non differiva tra il software convenzionale e il software di AI. Gli autori hanno concluso che il software del sistema AI ha migliorato le performance diagnostiche dei radiologi nel distinguere il tumore dal non tumore alla RM mammaria DCE.

 

Physiologic and Hypermetabolic Breast 18-F FDG Uptake on PET/CT during Lactation

Nissan, N., Sandler, I., Eifer, M., Eshet, Y., Davidson, T., Bernstine, H., . . . Domachevsky, L. (2020).

European Radiology, 31(1), 163-170. doi:10.1007/s00330-020-07081-4

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32749586/

In questo studio, gli autori hanno cercato di esaminare i pattern di assorbimento del 18F-FDG correlato all’allattamento e quello correlato al tumore al seno nelle pazienti con carcinoma mammario associato alla gravidanza (PABC) e nelle pazienti senza tumore al seno. Sono state valutate retrospettivamente sedici pazienti in allattamento senza tumore al seno (controlli) e 16 pazienti in allattamento con PABC. L’assorbimento di 18F-FDG (misurato in SUVmedio e SUVmax) è stato misurato sia nei tumori al seno nelle pazienti con PABC sia nel normale tessuto ghiandolare durante l’allattamento, in entrambi i gruppi di studio. Nel gruppo di controllo, l’assorbimento di 18FDG nel tessuto mammario durante l’allattamento era tipicamente elevato (SUVmax = 5,0 +/- 1,7). Nei pazienti con PABC, l’assorbimento del tumore era alto, con  SUVmax 7,8 +/- 7,2, che era almeno 3 volte superiore all’assorbimento fisiologico nel tessuto mammario durante l’allattamento non interessato da tumore. Rispetto al gruppo di controllo, i pazienti PABC hanno dimostrato una diminuzione del 59% nell’assorbimento di 18F-FDG nel tessuto mammario in allattamento non interessato da tumore (p <.0001). Gli autori hanno concluso che l’assorbimento fisiologico nel tessuto mammario normale durante l’allattamento è significativamente inferiore nei pazienti con PABC rispetto ai controlli. Inoltre, i tumori nei pazienti con PABC sono ben visualizzabili alla PET / TC a causa dell’elevato assorbimento all’interno del tumore su uno sfondo di assorbimento fisiologico comparativamente minore nel tessuto mammario in allattamento ma non colpito da tumore.

 

Diagnostic Value of Diffusion-Weighted Imaging with Synthetic b-values in Breast Tumors: Comparison with Dynamic Contrast-Enhanced and Multiparametric MRI.

Naranjo, I. D., Gullo, R. L., Saccarelli, C., Thakur, S. B., Bitencourt, A., Morris, E. A., . . . Pinker-Domenig, K. (2020).

European Radiology, 31(1), 356-367. doi:10.1007/s00330-020-07094-z

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32780207/

In questo studio, gli autori hanno cercato di determinare l’utilità di aggiungere diversi b-value sintetici durante la valutazione della visibilità del tumore nell’imaging pesato in diffusione (DWI). Ottantaquattro donne con lesioni dotate di enhancement alla RM mammaria dinamica con mezzo di contrasto (DCE) sottoposte a una risonanza magnetica multiparametrica (mpMRI). Tre radiologi hanno valutato le sequenze DWI con b-800 e con b-value sintetici aggiuntivi compresi tra 1000-1800 s/mm2 per determinare la visibilità della lesione e il b-value preferito per l’interpretazione. Il b-value di 800 ha ricevuto il punteggio più elevato per la qualità dell’immagine, ma i valori di b-1200-1800 s/mm2 hanno ricevuto i punteggi più alti nella visibilità della lesione, in particolare nelle pazienti con seno denso. Sebbene la DWI fosse più specifica nel rilevamento del tumore al seno rispetto alla RM mammaria DCE (p <0,001), la DCE-RM era più sensibile (p <0,001) e accurata (p = 0,003) rispetto alla DWI. È da osservare che la modalità con il minor numero di casi di falsi positivi e la massima accuratezza era la mpMRI. Gli autori hanno concluso che i b-value sintetici aumentano considerevolmente la visibilità del tumore, specialmente nelle pazienti con seno denso.

 

Heterogeneity of Enhancement Kinetics in Dynamic Contrast-Enhanced MRI and Implication of Distant Metastasis in Invasive Breast Cancer.

Zhao, R., Ma, W., Tang, J., Chen, Y., Zhang, L., Lu, H., & Liu, P. (2020).

Clinical Radiology, 75(12). doi:10.1016/j.crad.2020.07.030

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32859381/

In questo studio, gli autori hanno cercato di determinare la relazione tra l’eterogeneità della cinetica di enhancement nei tumori al seno alla RM mammaria con mezzo di contrasto (DCE) e l’insorgenza di malattia metastatica a distanza. Centoventotto pazienti con carcinoma mammario invasivo sono state sottoposte ad una analisi DCE-RM pixel-based per generare dei pattern di curve tempo/intensità di segnale (TIC). Con questa tecnica, vari pattern TIC, inclusi non-enhancement, washout, plateau e persistenza dell’enhancement, sono stati classificati e quantificati come percentuali all’interno di ciascun tumore al seno. Le composizioni dei pattern TIC sono state confrontate tra pazienti con e senza metastasi a distanza (DM). Nei pazienti con malattia metastatica a distanza, i pattern TIC predominanti erano persistenti e non enhancement, con un’area sotto la curva ROC (AUC) di 0,87 (specificità 0,87 e sensibilità 0,7). Gli autori hanno concluso che una maggiore eterogeneità nei tumori al seno è associata a malattia metastatica a distanza e l’analisi dei pattern TIC può aiutare a prevedere le metastasi a distanza.

 

Value of Contrast-Enhanced Ultrasound in the Diagnosis of Breast US-BI-RADS 3 and 4 Lesions with Calcifications.

Cheng, M., Tong, W., Luo, J., Li, M., Liang, J., Pan, F., . . . Xie, X. (2020).

Clinical Radiology, 75(12), 934-941. doi:10.1016/j.crad.2020.07.017

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32814625/

In questo studio, gli autori hanno cercato di stabilire l’utilità diagnostica dell’ecografia con mezzo di contrasto (CEUS) nelle lesioni con calcificazioni BI-RADS-3 e 4. Centosessantotto lesioni mammarie con calcificazioni sono state rilevate sia alla mammografia che all’ecografia convenzionale (US) e classificate come BI-RADS-3 o 4. Ciascuna lesione è stata successivamente valutata con CEUS ed è stato dato un punteggio CEUS così da produrre un Rerated BI-RADS (noto anche come CEUS-BI-RADS). Rispetto all’US, l’accuratezza diagnostica e i valori di sensibilità nella CEUS-BI-RADS sono migliorati significativamente (p = 0,004 e p = 0,003, rispettivamente). Inoltre, l’efficacia diagnostica di CEUS-BI-RADS era significativamente maggiore rispetto all’US convenzionale (p =.004). Gli autori hanno concluso che l’aggiunta della CEUS nella valutazione delle lesioni BI-RADS 3 e 4 con calcificazioni migliora significativamente l’accuratezza diagnostica.

 

Assessing the Positive Predictive Value of Architectural Distortion Detected with Digital Breast Tomosynthesis in BI-RADS 4 Cases.

Dou, E., Ksepka, M., Dodelzon, K., Shingala, P. Y., & Katzen, J. T. (2020).

Journal of Breast Imaging, 2(6), 552-560. doi:10.1093/jbi/wbaa078

https://academic.oup.com/jbi/article/2/6/552/5911557

In questo studio, gli autori hanno cercato di stabilire il valore predittivo positivo della biopsia (PPV3) delle distorsioni architettoniche (AD) rilevate alla tomosintesi mammaria digitale (DBT) e classificate come BI-RADS 4. Nello studio sono stati inclusi centosettantanove esami di DBT, screening digitali mammografici (DM) e mammografie diagnostiche che dimostrano AD BI-RADS 4. Sessantatré di questi casi erano tumori maligni confermati all’istologia con un PPV3 del 35%. Non c’erano differenze significative nella VPP3 tra il tipo di mammografia, presenza o meno di microcalcificazioni, o storia personale di cancro al seno. Quando era presente una integrazione ecografica (US), l’AD era più probabilmente maligna (P <.0001). Inoltre, il VPP3 è aumentato dal 26% al 44% (P = 0,01) se l’AD è rilevata sia su DBT che su DM, rispetto alla sola DBT. Gli autori hanno concluso che AD BI-RADS 4 rilevata da DBT ha un VPP3 del 35% e la probabilità di malignità aumenta quando è presente l’integrazione ecografica e quando l’AD viene rilevato sia su DBT che su DM.

 

Translated by: Lidia Rabiolo (Translation Editorial Assistant – Italian Language) and Giorgia Porrello (ACORE Team Leader – Italy)

References
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