What’s new in Breast Imaging (Italian) – April 2021

4 anni ago

Translated by Costanza D’Angelo and Roberto Cannella 

 

Imaging Surveillance of Breast Cancer Survivors with Digital Mammography versus Digital Breast Tomosynthesis 

Bahl, M., Mercaldo, S., Mccarthy, A. M., & Lehman, C. D. (2021).

Radiology, 298(2), 308-316. doi:10.1148/radiol.2020201854 

https://pubs.rsna.org/doi/full/10.1148/radiol.2020201854 

In questo studio gli autori hanno cercato di comparare la performance della mammografia digitale in due dimensioni (DM) rispetto alla tomosintesi digitale mammaria (DBT) per la sorveglianza dei sopravvissuti al tumore mammario. Gli esami DM e DBT di 8,170 donne ottenuti dal 2008 al 2017 sono stati revisionati in modo retrospettivo dai radiologi specialisti in senologia con il supporto del rilevamento mediante computer.  È stato determinato che il tasso di specificità era maggiore e che il tasso di scorretta diagnosi era inferiore nel gruppo DBT. Non c’era una differenza statisticamente significativa nel tasso di rilevamento del tumore tra i gruppi sottoposti a DBT e DM. 

Gli autori hanno concluso che tra i sopravvissuti di tumore alla mammella, lo screening mediante DBT aveva maggiore specificità e inferiore numero di falsi positivi senza influenzare il tasso di diagnosi di tumore quando comparata alla mammografia digitale.  

 

False-Negative Rates of Breast Cancer Screening with and without Digital Breast Tomosynthesis 

Durand, M. A., Friedewald, S. M., Plecha, D. M., Copit, D. S., Barke, L. D., Rose, S. L., . . . Conant, E. F. (2021).

Radiology, 298(2), 296-305. doi:10.1148/radiol.2020202858 

https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.2020202858 

In questo studio gli autori hanno cercato di comparare vari parametri tra la tomosintesi mammaria digitale (DBT) e la mammografia digitale (DM), compreso il tasso di falsi negative (FN) e la diagnosi di tumore con una prognosi più favorevole. Circa 380,000 esami di screening sono stati revisionati in modo retrospettivo. Nonostante il tasso di falsi negativi aveva una tendenza inferiore nel gruppo DBT, non c’era una differenza statisticamente significativa quando comparati alla DBT. 

Comunque, sia il tasso di specificità che di sensibilità erano maggiori nel gruppo DBT (P<.001 and P=.004, rispettivamente). Inoltre, i tumori visti alla DBT erano molto spesso invasivi con minori metastasi a distanza o linfonodi positivi rispetto ai tumori visti alla DM. Gli autori hanno concluso che una maggiore sensitività e specificità, così come il riscontro di tumori con fattori prognostici più favorevoli, erano ottenute con lo screening mediante DBT.  

 

Addition of Screening Breast US to Digital Mammography and Digital Breast Tomosynthesis for Breast Cancer Screening in Women at Average Risk 

Yi, A., Jang, M., Yim, D., Kwon, B. R., Shin, S. U., & Chang, J. M. (2021).

Radiology, 298(3), 568-575. doi:10.1148/radiol.2021203134 

https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.2021203134 

In questo studio gli autori hanno cercato di determinare il valore aggiuntivo dello screening ecografico dell’intero seno alla tomosintesi mammaria digitale combinata con la mammografia digitale (DBT/DM) nelle donne con rischio medio. Tra il 2016 e il 2018, 1,003 donne sono state sottoposte alla combinazione BDT/DM e simultaneo screening ecografico dell’intero seno. Il tasso di riscontro tumorale per 1,000 casi era rispettivamente di 9.0 e 12.0 per DBT/DM da sole e DBT/DM con lo screening ecografico. Nelle donne con valutazioni negative alla DBT/DM, lo screening ecografico mammario risultava in un tasso di riscontro di tumore di 3.2 per 1,000 esami. Da notare che questi 3 tumori erano rilevati in donne con mammelle dense. Gli autori hanno concluso che aggiungere lo screening ecografico mammario alla DBT/DM aumentava di poco il tasso di riscontro tumorale e che un più ampio studio prospettivo potrebbe in futuro caratterizzare le donne che potrebbero avere dei benefici dallo screening supplementare ecografico.  

 

Factors Associated With Background Parenchymal Enhancement on Contrast-Enhanced Mammography 

Karimi, Z., Phillips, J., Slanetz, P., Lotfi, P., Dialani, V., Karimova, J., & Mehta, T. (2021).

American Journal of Roentgenology, 216(2), 340-348. doi:10.2214/ajr.19.22353 

https://www.ajronline.org/doi/abs/10.2214/AJR.19.22353 

In questo studio gli autori hanno cercato di determinare la relazione tra una varietà di fattori relativi al paziente, compresi fattori di rischio per il tumore mammario, terapia ormonale, terapia endocrina, stato mestruale, e densità del tessuto mammario, in relazione all’enhancement di base parenchimale (BPE) alla mammografia con mezzo di contrasto (CME). Gli studi sulla CME di 202 pazienti sono stati revisionati in modo retrospettivo da cinque senologi. È stato determinato che fattori associati con maggiore BPE alla CME comprendevano una storia di terapia endocrina negativa, stato postmenopausa, mammelle dense e giovane età. Non vi era una sostanziale associazione tra il momento della CME e l’ultimo ciclo mestruale per le pazienti in premenopausa. Gli autori hanno concluso che maggiore BPE è osservato in pazienti in premenopausa, età inferiore e mammelle dense. Gli autori hanno inoltre stabilito che coordinare CME con i cicli mestruali delle pazienti non dovrebbe essere necessario.  

 

High-Risk Lesions Detected by MRI-Guided Core Biopsy: Upgrade Rates at Surgical Excision and Implications for Management 

Michaels, A. Y., Ginter, P. S., Dodelzon, K., Naunheim, M. R., & Abbey, G. N. (2021).

American Journal of Roentgenology, 216(3), 622-632. doi:10.2214/ajr.20.23040 

https://www.ajronline.org/doi/abs/10.2214/AJR.20.23040 

In questo studio gli autori hanno cercato di determinare il tasso di crescita con la malignità delle lesioni ad alto rischio (comprese l’iperplasia duttale atipica, carcinoma lobulare in situ, cicatrice radiale, papilloma, atipia epiteliale piatta e iperplasia lobulare atipica) diagnosticate mediante biopsia guidata da RM. 159 lesioni ad alto rischio diagnosticate mediante biopsia guidata da RM sono state incluse nello studio e revisionate in maniera retrospettiva. Circa l’8% delle lesioni era progredita a carcinoma al momento dell’exeresi chirurgica. Le lesioni con il più alto tasso di evoluzione maligna comprendevano l’iperplasia duttale atipica (22,5%) e l’atipia epiteliale piatta (33,3%).  È stato determinato anche che le lesioni con iperplasia duttale atipica avevano un maggiore tasso di evoluzione statisticamente significativo rispetto alle lesioni con iperplasia duttale non atipica (p=.005). Gli autori hanno concluso che di queste lesioni ad alto rischio, l’iperplasia duttale atipica necessita di escissione chirurgica. Le rimanenti lesioni ad alto rischio potrebbero essere controllate mediante imaging di sorveglianza al posto di exeresi chirurgica avendo un minor tasso di evoluzione maligna.  

 

Frequency and Outcomes of New Suspicious Lesions on Breast MRI in the Setting of Neoadjuvant Therapy 

Eckstein, D. A., Price, E. R., Hayward, J. H., Joe, B. N., & Lee, A. Y. (2021).

American Journal of Roentgenology, 216(3), 633-639. doi:10.2214/ajr.20.22979 

https://www.ajronline.org/doi/abs/10.2214/AJR.20.22979 

In questo studio gli autori hanno cercato di quantizzare e caratterizzare nuovi reperti alla RM mammaria in pazienti sottoposti a chemioterapia neoadiuvante. Le RM mammarie di 297 donne sono state revisionate in modo retrospettivo e 23 esami di RM con nuove lesioni BI-RADS 4 sono state incluse nello studio. Circa metà delle nuove lesioni sospette viste alla RM mammaria erano controlaterali al tumore mammario primitivo (56.5%), e la maggior parte delle lesioni erano classificate come masse (69.6%).  Da notare, tutte le lesioni sospette erano determinate essere benigne sulla base della correlazione anatomopatologica o imaging di follow-up. Gli autori hanno concluso che nelle pazienti sottoposte a chemioterapia neoadiuvante, il 5.5% di RM mammaria di follow-up mostrava una nuova lesone sospetta. Comunque, nessuna lesione sospetta era maligna. Gli autori suggeriscono che studi più ampi sono necessari per determinare se questo tipo di lesioni sospette può evitare la biopsia in questa popolazione specifica di tumore mammario.  

 

Outcomes by Race in Breast Cancer Screening With Digital Breast Tomosynthesis Versus Digital Mammography 

Alsheik, N., Blount, L., Qiong, Q., Talley, M., Pohlman, S., Troeger, K., . . . Conant, E. (2021).

Journal of the American College of Radiology. doi:10.1016/j.jacr.2020.12.033 

https://www.jacr.org/article/S1546-1440(21)00006-5/fulltext 

In questo studio gli autori hanno cercato di esaminare le disparità razziali tra le modalità di screening per tumore mammario. Circa 400,000 donne sono state incluse nello studio e sono stati valutati sia le tomosintesi mammarie digitali (DBT) che la mammografia digitale (DM). È stato determinato che le donne di colore rappresentavano la percentuale più bassa dello screening con DBT combinata e DM (44% rispetto al 61% di donne Caucasiche). Donne non Caucasiche erano più predisposte ad avere solo una modalità di screening mammografico e i tassi di recidive erano maggiori nelle donne con una sola mammografia. È stato inoltre determinato che il valore predittivo positivo per i tassi di recidiva e di rilevazione del cancro era simile o maggiore per le donne sottoposte a DBT e DM combinati in generale e in base all’età e alla razza (P<.0001 and P=.0005, rispettivamente). Gli autori hanno concluso che tutti i gruppi raziali dimostravano migliori risultati allo screening con DBT combinata e DM. Tuttavia, le donne non Caucasiche, specie le donne di colore, meno facilmente ricevevano lo screening combinato. Gli autori suggeriscono che un maggiore accesso alla modalità combinata DBT e DM può migliorare la diseguaglianza e l’efficacia dello screening del cancro mammario. 

References
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