4 anni ago

Imaging of drug mules

Malhotra R, Singh A. Imaging of drug mules. Emerg Radiol. 2021 Aug;28(4):809-814.

 Questo articolo di un gruppo del Massachusetts General Hospital descrive in dettaglio i reperti di imaging nei “drug mules” (corrieri della droga), individui che contrabbandano sostanze illecite trasportandole all’interno del corpo. Cocaina, eroina, metanfetamina e hashish sono le droghe più diffuse trasportate dai corrieri della droga. La radiografia ha una sensibilità fino al 90% nell’individuazione delle sostanze nascoste, anche la TC a basso dosaggio risulta accurata nel localizzare i pacchetti interni. L’articolo inizia descrivendo la diffusione mondiale della droga, soffermandosi poi sull’importanza dei radiologi nel rilevamento delle sostanze di contrabbando. Gli autori sottolineano come i falsi negativi comportano, oltre a consentire il traffico illecito nella comunità, il rischio di danno agli organi interni del paziente. Successivamente, vengono discusse in modo approfondito, le tecniche di contrabbando che includono la deglutizione, il riempimento rettale e vaginale. I contrabbandieri sono diventati esperti del rilevamento radiologico e impiegano tecniche per ridurre la differenza di radiodensità tra i farmaci e le feci circostanti. Gli autori raccomandano una radiografia come esame iniziale, seguita da una TC per convalidare la diagnosi ed escludere complicazioni, in particolare l’ostruzione e la perforazione intestinale. L’articolo discute diversi reperti di imaging, il più comune dei quali è il “segno del tic tac”, figure oblunghe lisce delineate dall’aria. Viene discussa inoltre l’aspetto di diverse droghe, l’hashish che ha la più alta densità, seguita dalla cocaina e dall’eroina. In conclusione, gli autori affermano che è necessario un approccio multimodale per identificare e trattare con precisione il contrabbando interno di sostanze illecite.

 

 

Imaging findings of benign and malignant pediatric splenic lesions

Ozkale Yavuz O, Ozcan HN, Oguz B, Ayaz E, Ekinci S, Ciftci TT, Haliloglu M. Imaging findings of benign and malignant pediatric splenic lesions. Abdom Radiol (NY). 2021 Jul;46(7):3245-3252.

Questo articolo riguarda l’imaging pediatrico della milza, che comprende un’ampia varietà di patologie, alcune benigne e altre maligne. Le cisti sono le lesioni spleniche benigne più comuni, seguite da emangiomi e malformazioni linfatiche. La maggior parte delle condizioni maligne della milza è correlata alla leucemia e al linfoma, con l’angiosarcoma che rappresenta il tumore splenico primitivo più comune. L’articolo commenta le caratteristiche all’ imaging di ciascuna di queste patologie, nonché i reperti meno comuni come la trasformazione nodulare angiomatoide sclerosante della milza (SANT), i tumori miofibroblastici infiammatori e gli amartomi. Poiché questo articolo si riferisce all’imaging pediatrico, si concentra principalmente sui reperti dell’ecografia e della risonanza magnetica.

 

A review of optimal evaluation and treatment of suspected esophageal food impaction

Lake M, Smoot D, O’Halloran P, Shortsleeve M. A review of optimal evaluation and treatment of suspected esophageal food impaction. Emerg Radiol. 2021 Apr;28(2):401-407.

Questo articolo tratta la fluoroscopia contrasto-guidata per valutare e trattare le ostruzioni esofagee. Mentre le ostruzioni esofagee del tratto prossimale e medio richiedono un intervento otorinolaringoiatrico e gastrointestinale, le ostruzioni distali (inferiormente all’arco aortico) possono essere gestite dal radiologo con una disostruzione sotto guida fluoroscopica. La tecnica, descritta dagli autori, utilizza una combinazione di glucagone per via endovenosa, materiale effervescente e acqua per rimuovere l’ostruzione. Il glucagone rilassa la muscolatura liscia esofagea, l’agente effervescente dilata l’esofago e l’acqua aumenta la pressione idrostatica sopra il bolo. Gli autori citano un tasso di successo di disostruzione del 56% in 252 tentativi negli ultimi 32 anni presso il loro istituto. Vengono inoltre descritte, in modo approfondito, le indicazioni, le tecniche e le controindicazioni per la disostruzione esofagea fluoroscopica. Oltre alla localizzazione, le principali controindicazioni includono l’ostruzione dovuta a stenosi o corpi estranei taglienti.

 

Traumatic abdominal wall injuries—a primer for radiologists

Steenburg SD, Padilla-Jones B, Lee JT, Petersen MJ, Boutselis AG, Lay SE, Dunkle JW, Chong S. Traumatic abdominal wall injuries-a primer for radiologists. Emerg Radiol. 2021 Apr;28(2):361-371.

Questo articolo sottolinea l’importanza della valutazione della parete addominale, e l’insieme delle lesioni che possono verificarsi, in caso di un trauma chiuso, nonostante sia comunque fondamentale valutare gli organi interni.

Le lesioni della parete addominale si verificano in circa il 10% dei pazienti con trauma chiuso e possono variare da contusioni della parete addominale e stiramenti muscolari, a ematomi e rottura della parete addominale. Gli autori trattano la valutazione clinica, i reperti di imaging e l’approccio chirurgico a queste lesioni. La forma più grave di lesione della parete addominale è l’ernia traumatica, e può essere osservata fino all’1,5% dei pazienti con trauma addominale chiuso. Ciò si verifica più comunemente nel triangolo lombare inferiore, in seguito ad una collisione del passeggero all’interno di un veicolo. L’identificazione delle ernie traumatiche è importante poiché, fino ad un 25% dei casi, andrà incontro ad incarcerazione o strangolamento se non trattate. Il radiologo non dovrebbe fermarsi alla ricerca di lesioni agli organi interni, poiché questo potrebbe portare ad un aumento del rischio di traumi di alto grado della parete addominale

 

Appendicitis and beyond: a pictorial review of various appendiceal abnormalities

Fenwick AKC, Hartery A. Appendicitis and beyond: a pictorial review of various appendiceal abnormalities. Emerg Radiol. 2021 Jun;28(3):651-664. 

Mentre l’appendicite è il processo più comune che colpisce l’appendice, questo articolo esamina un’ampia gamma di patologie appendicolari aggiuntive, benigne e maligne. Gli autori iniziano trattando l’anatomia dell’appendice, che è fondamentale per comprendere la patologia che può verificarsi. L’appendicite acuta viene discussa per prima, con le sue caratteristiche cliniche e di imaging, nonché le sue complicazioni come la perforazione. Si passa quindi ad altre alterazioni infiammatorie dell’appendice come diverticolite appendicolare, appendicite del moncone, l’appendicite da corpo estraneo, il morbo di Crohn e le ernie appendicolari, che possono verificarsi sia attraverso la parete addominale che nel canale inguinale. Vengono quindi discusse le condizioni neoplastiche, inclusi i tumori neuroendocrini, le neoplasie epiteliali mucinose e non mucinose e il linfoma.

 

Hemorrhagic cholecystitis: ultrasound and CT imaging findings—a retrospective case review series

Ramírez Calderón JZ, Martínez Chamorro E, Ibáñez Sanz L, Albillos Merino JC, Borruel Nacenta S. Hemorrhagic cholecystitis: ultrasound and CT imaging findings-a retrospective case review series. Emerg Radiol. 2021 Jun;28(3):613-620.

Questo articolo espone una delle complicate presentazioni della colecistite acuta, la colecistite emorragica. Gli autori hanno raccolto 11 casi in un periodo di sei anni, come confermato dal referto patologico. La colecistite emorragica è stata più comunemente osservata nei pazienti con colelitiasi e in terapia anticoagulante. Viene presentata prima l’eziologia, probabilmente dovuta a modificazioni infiammatorie della parete della colecisti che possono portare ad ischemia della parete ed emorragia. Nei loro casi, l’ecografia era una modalità di imaging di prima linea per diversi pazienti, tutti alla fine sono stati sottoposti a TC, ed un paziente a RM. Gli autori affermano che l’ecografia può rivelare segni tipici di colecistite acuta, ed ulteriori reperti possono includere detriti iperecogeni all’interno del lume che possono consistere in cataboliti sanguigni. La TC può evidenziare emobilia o materiale intraluminale con un livello di ematocrito. L’emoperitoneo può suggerire la perforazione nel contesto della colecistite emorragica. La risonanza magnetica in genere non viene eseguita per il sospetto di colecistite emorragica a causa dello scenario clinico e della capacità della TC e dell’ecografia di diagnosticare la colecistite, ma la RM è il miglior test di imaging per differenziare l’emorragia. Il trattamento di scelta è la colecistectomia in urgenza a causa dell’elevata morbilità e mortalità della colecistite emorragica.

 

CT appearance of gastrointestinal tract mucormycosis

Ghuman SS, Sindhu P, Buxi TBS, Sheth S, Yadav A, Rawat KS, Sud S. CT appearance of gastrointestinal tract mucormycosis. Abdom Radiol (NY). 2021 May;46(5):1837-1845.

Si pensa comunemente che la mucormicosi colpisca i seni paranasali e i polmoni, tuttavia questo articolo esamina i reperti di imaging quando viene colpito il tratto gastrointestinale. La mucormicosi è più comunemente osservata nei pazienti con un sistema immunitario compromesso. All’interno del tratto gastrointestinale, lo stomaco è l’organo più comunemente colpito, seguito dal colon, intestino tenue ed esofago.

I reperti TC comprendono pneumatosi, diminuzione dell’enhancement di parete e l’ispessimento della parete intestinale.  Poiché questi risultati sono in gran parte aspecifici, l’anamnesi clinica è importante. Gli autori includono esempi di tutti i reperti di imaging e diverse manifestazioni nelle diverse parti del tratto gastrointestinale. Sebbene la mucormicosi addominale sia rara, ha un alto tasso di mortalità e dovrebbe essere sospettata nei pazienti immunocompromessi con ischemia intestinale inspiegabile.

 

Caustic ingestion: CT findings of esophageal injuries and thoracic complications

Cutaia G, Messina M, Rubino S, Reitano E, Salvaggio L, Costanza I, Agnello F, La Grutta L, Midiri M, Salvaggio G, Gargano R. Caustic ingestion: CT findings of esophageal injuries and thoracic complications. Emerg Radiol. 2021 Aug;28(4):845-856.

L’ingestione di sostanze caustiche può essere accidentale o intenzionale e può causare gravi danni in tutto il sistema gastrointestinale, questo articolo si concentra sui reperti esofagei e toracici. Le sostanze caustiche possono causare danni attraverso molti meccanismi che includono la necrosi colliquativa, la saponificazione dei grassi, la denaturazione delle proteine ​​e la trombosi dei vasi sanguigni. Gli autori citano le linee guida della World Society of Emergency Surgery secondo le quali la TC dovrebbe essere lo studio di imaging iniziale per valutare un’emergenza chirurgica, seguita dall’endoscopia nel caso in cui non venga rilevato nulla. Le radiografie possono anche essere utili per rilevare la presenza di pneumomediastino o versamenti pleurici in caso di perforazione. Per la TC, gli autori raccomandano uno studio trifasico (scansione senza mezzo di contrasto, e con contrasto in fase arteriosa e venosa). Gli autori inoltre raccomandano, in caso di sospetta perforazione, anche la somministrazione di mezzo di contrasto per via orale. L’articolo discute quindi i diversi reperti di imaging che possono essere osservati nelle lesioni acute, subacute e croniche dell’esofago. Oltre alle lesioni esofagee, gli autori discutono anche le lesioni mediastiniche e le fistole respiratorie.

 

A comprehensive radiologic review of abdominal and pelvic torsions

Bonney R, Revels JW, Wang SS, Lussier R, Dey CB, Katz DS, Moshiri M. A comprehensive radiologic review of abdominal and pelvic torsions. Abdom Radiol (NY). 2021 Jun;46(6):2942-2960. 

Questa review discute i vari tipi di torsioni che possono verificarsi in tutto l’addome e pelvi, oltre la torsione ovarica e testicolare. I reperti dell’imaging sono importanti poiché alcune delle torsioni meno comuni potrebbero non essere sospettate clinicamente. L’articolo afferma che quasi ciascuno degli organi è suscettibile di torsione, che può portare a significativa morbilità e mortalità di soggetti non identificati e prontamente trattati. Una delle caratteristiche di imaging comuni alle varie torsioni è il segno del “vortice”, la torsione del peduncolo vascolare. L’articolo discute i risultati di imaging della torsione in tutto il tratto gastrointestinale dallo stomaco al colon. L’articolo discute quindi la torsione dell’omento, della milza, della colecisti, del pancreas, dei reni, del fegato trapiantato, delle ovaie, delle tube di Falloppio, dei fibromi e dei testicoli. In conclusione, gli autori dichiarano l’importanza dei radiologi nell’identificare la torsione degli organi addominali, poiché molte di esse sono rare e probabilmente non sospettate clinicamente nell’esame iniziale del dolore addominale acuto.

 

Intraperitoneal focal fat infarction: the great mimicker in the acute setting

Lazaridou E, Aslanidi C, Mellou V, Athanasiou S, Exarhos D. Intraperitoneal focal fat infarction: the great mimicker in the acute setting. Emerg Radiol. 2021 Feb;28(1):201-207. 

Questo articolo discute, l’infarto del grasso intraperitoneale, che comprende condizioni come l’appendagite epiploica, l’infarto omentale e l’appendagite perigastrica lungo le stesse linee della torsione. La maggior parte dei casi di infarto focale del grasso sono legati alla torsione con occlusione vascolare, più comunemente venosa, che può portare all’infarto del grande omento, delle appendici epiploiche e, più raramente, del legamento falciforme. Queste condizioni autolimitanti possono mimare altre patologie emergenti come l’appendicite o la diverticolite e l’imaging è importante per prevenire interventi chirurgici non necessari. L’articolo discute la presentazione clinica, nonché i protocolli di ultrasuoni, TC e RM e i risultati di ciascuna delle condizioni di cui sopra. L’imaging ha un’elevata sensibilità e specificità e una diagnosi corretta è fondamentale per prevenire interventi non necessari.

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